mercoledì 1 febbraio 2012

IL PRO E IL CONTRO



Certo non c’era da domandarsi cosa avrebbe deciso una Giunta provinciale sulla soppressione delle province. Ci avrebbe meravigliato, invece, se avessero espresso parere positivo! Ma non è certamente loro che si devono esprimere nella scelta di tali decisioni, ovviamente scontate.
Provate a chiedere cosa ne pensa il popolo, i cittadini tutti della Provincia di Rieti. Provate a chiedere agli ambientalisti, a noi ambientalisti, quale sarebbe la nostra scelta in merito. Se ci dovessimo basare su cosa è stato fatto dalla Provincia per l’Ambiente, per lo sviluppo legato alla sostenibilità, per il lavoro, ed in special modo nel nostro territorio, la risposta sarebbe inequivocabilmente unica.. Infatti, per quanto si possa tornare indietro nel tempo, non riusciamo a trovare esempi positivi di alcun genere: emerge, solo e prepotente, il ricordo di quanto la Provincia si adoperò per sponsorizzare e autorizzare, malgrado gli allarmi lanciati localmente, il progetto dell’impianto di compostaggio della Masan, per lo meno fino al momento del famoso blitz che pose fine alla illecita ed inquinante attività. Al riguardo, ci piace ricordare l’importante ruolo che ebbe la nostra Associazione Ambientalista nella battaglia contro tale organizzazione.
Nulla che riguardi l’assetto idrogeologico del territorio, la tutela dei boschi e dei corsi d’acqua, la viabilità.
Ma non siamo solo noi ad essere scontenti e di militare sulla sponda di chi avallerebbe una futura eliminazione delle province. Anche un autorevole quotidiano ha pubblicato, qualche tempo fa, una sorta di pagelle attribuite a vari personaggi, tra i quali il responsabile provinciale, con una votazione non certo rivolta alla sua persona, ma alla carica che ricopre e all’attività del suo Ente. Un bel 4, che a noi appare fin troppo generoso!


Al di la degli interessi personali di chiunque, la soppressione delle province dovrebbe essere decisa in base alla loro reale utilità e al risparmio che si andrebbe a realizzare.. Allo studio dei dati, salta subito agli occhi ed alla mente che la scarsa utilità emergente viene sopraffatta dal notevole risparmio, producendo una sola risposta: tagliamo dove si deve a favore della galoppante crisi!

P.S.: senza contare che esistono altri Enti, inferiori e superiori, che possono tranquillamente ed egregiamente svolgere i compiti delle macchinose, farraginose e costose province.

3 commenti:

  1. Adesso si scateneranno per fare spot sul territorio, faremo questo e quest'altro, sempre appoggiati e applauditi da chi non ha midollo

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  2. Non credo, è finito il tempo dei tam-tam pubblicitari che reclamizzavano solo intenti e promesse e che, alla luce delle attuali risorse economiche esistenti a tutti i livelli, sarebbero incredibili nel momento stesso in cui si porrebbero.
    Ora si scateneranno, scannandosi a vicenda, a trovarsi un posticino dove continuare a fare niente ma, se i tagli delle istituzioni inutili, come spero, andranno avanti, sarà molto difficile che lo trovino.
    Vuoi vedere che dovranno mettersi a lavorare, una buona volta e a buonora, da qualche parte!
    Che goduria!

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