martedì 29 giugno 2010

NUCLEARE


"Noi Verdi abbiamo presentato la prima proposta di legge regionale che bandisce il nucleare dalla nostra regione e l'abbiamo fatto perché la giunta Polverini non possa avere alcun alibi nell'accettare le opzioni nucleari proposte dal Governo, magari anche solo dando una sorta di silenzio assenso. – afferma il Capogruppo in Regione e Presidente nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli - Il non pronunciarsi su una questione fondamentale come il nucleare è una tattica ben precisa del centrodestra, come è successo in Piemonte dove Cota ha "semplicemente" ritirato, sperando passasse sotto silenzio, il ricorso alla Corte Costituzionale contro il nucleare promosso dalla precedente Giunta di centrosinistra. Noi Verdi vigileremo affinché qualsiasi atto della Giunta Polverini sul nucleare abbia, come deve essere, la massima pubblicità. Abbiamo richiesto il 12 maggio scorso una riunione del Consiglio Regionale sul nucleare, richiesta che non ha avuto seguito entro 15 giorni, come prescrive il regolamento, art 23 comma 4, violandolo così in maniera plateale. Questo è il segno evidente che per l'ennesima volta la Polverini ha truffato gli elettori affermando in campagna elettorale di essere contro il nucleare, ma favorendolo nei fatti".
"È inammissibile - continua Bonelli - che questioni importanti come la sicurezza dei cittadini sul fronte del nucleare passino sotto silenzio a qualsiasi livello, come per esempio, la possibilità che i due reattori nucleari Epr che Enel vuole realizzare a Montalto di Castro, se utilizzati in maniera da modulare la potenza in base alle esigenze di flessibilità del mercato elettrico, possano avere degli incidenti gravi fino all'esplosione, come affermano alcuni documenti interni di Areva ed Edf resi noti dagli ecologisti francesi di "Sortir de Nucleair".

LEX.....DURA LEX



Così si rispetta la Legge?




Il Comune di Magliano Sabina con un provvedimento datato 16 marzo 2004 prot.3454, fa divieto di inizio attività di allevamento animali nei capannoni siti in località Colle Croce, di proprietà dela Onyx s.r.l.
La Onyx s.r.l. con atto notificato il 21.05.04 e depositato il 31.05.04, fa ricorso al T.A.R. del Lazio contro tale provvedimento.
Con sentenza in data 6 luglio 2005 n°5508 il T.A.R. respinge il ricorso e ordina che la sentenza sia eseguita dalla pubblica amministrazione.
Nè la precedente Amministrazione, nè quella attuale, hanno fatto rispettare tale sentenza, permettendo che l'allevamento dei tacchini continuasse all'interno di capannoni con copertura in amianto "fortemente ammalorato".
Per motivi di spazio non pubblichiamo la sentenza, ma chi ha interesse di leggerla può andare su Google e digitare "tar onyx magliano sabina".




Queste sono le amministrazioni che tutelano i cittadini, il loro ambiente e la loro salute. Avrebbero dovuto far chiudere l'allevamento, e non lo hanno fatto, a prescindere cosa abbia detto successivamente l'Ausl: la sentenza andava comunque fatta rispettare.
Provate a chiedervi il perchè!

lunedì 28 giugno 2010

DANGER...!


Attenzione alle esplosioni!

Da oggi in poi nel muoversi nel nostro territorio vi consigliamo di farlo con cautela, è pericoloso, stanno scoppiando fegati.
L'altro ieri sera, sulla Flaminia, una macchina è finita fuori strada per un pezzo di fegato arrivato improvvisamente a mezz'aria a forte velocità.
Ieri mattina, a Colle Sala, una mucca è stata trovata morta, colpita da un pezzo di fegato proveniente, come l'altro, da Magliano.

Raccomandiamo la massima attenzione.
Da alcuni commenti, ormai sporadici e ultimamente firmati da un patetico 'vivagraziani', che si leggono sui blog liberi, si sospetta quale possa essere la provenienza.
Intanto è stata aperta un'inchiesta!

AVVISO/INVITO


Una anticipazione dell'evento:


SENZA PAROLE 3....(E SENZA VERGOGNA!)

domenica 27 giugno 2010

UNO SCHIAFFO ALL'INTELLIGENZA


Pietro Galadini in un recente commento (vedi SENTI SENTI.....!" ha detto alcune cose che gli "scienziati", in un commento seguente, definiscono "cazzate" (sempre più raffinati, ci piacerebbe passare una giornata tra loro per sentirne l'usuale frasario oxfordiano!).
Ma noi, rovistando nell'A.S.A.M., siamo in grado di certificare quanto detto.
Il comune, nel cartello dei lavori in esecuzione nell'ex stabilimento Masan, che non è neanche regolare, riporta il nome delle ditte appaltatrici. La Eco Service S.r.l., che esegue i lavori e la Analisi Control S.r.l., che certifica le analisi dei materiali, risultano ambedue allo stesso indirizzo: Via S. Claudio, 5 - Corridonia (MC).



Nel cartello, il comune, si è vergognato di scriverlo, ha solamente accennato un "scn", voleva dire senza civico numero? O pensava che nessuno se ne accorgesse?
Basta andare su Internet e questo è quello che risulta:
Le "cazzate" miei cari, non siamo noi a dirle, ma voi a farle!
Per quanto riguarda l'acqua che bevono gli animali, c'è poco da dire, guardatela, è questa:



Pozzo a 50 metri dalla Masan

Un'altra cosa, se ci possiamo permettere, in risposta al vostro "intelligentissimo" commento: si, è vero, noi lavoriamo anche la domenica, voi quando vi decidete di farlo!?

sabato 26 giugno 2010

SENTI SENTI.....!



Così, per passatempo.....



Mentre davamo un’occhiata all’A.S.A.M. (Archivio Segreto Ambientalisti Maglianesi, ed esattamente alla Stanza 7, Armadio 63, Faldone 5) ci sono saltati agli occhi tre documenti discordanti fra loro, ma che allo stesso tempo si accavallavano.



Il primo è una lettera datata 29/04/2002 (tenete bene in mente le date) con cui la Ecologia 2000, a nome dei responsabili legali, chiede alla Provincia informazioni su l’esito della loro richiesta di iscrizione al registro delle imprese che effettuano la comunicazione di inizio attività per le operazioni di recupero rifiuti.
Il secondo, in data 23/05/2002, è la lettera di risposta della Provincia che dice: “…La ditta non è stata iscritta al registro previsto dal D.Lgs. 22/97 in quanto, anche a seguito di accertamenti successivi, eseguiti in data 29.04.99, da parte degli agenti di Polizia Locale, è emerso che l’area in esame rimaneva sottoposta a sequestro.
Il terzo documento è una lettera di Dami Massimo, in qualità di Amministratore Unico della Masan s.r.l., in data 16/01/2002, che comunica al Comune di Magliano Sabina “l’inizio di attività di compostaggio biomasse presso lo stabilimento sito in località Campana o Fornace”, a seguito della sua domanda di autorizzazione di dicembre 2001.
Ma cribbio! E’ lampante! Come poteva la Masan iniziare un’attività in un sito posto sotto sequestro e, comunque, occupato da altra società.
Non riusciamo a capire, ma forse la Provincia, e fors’anche il Comune, potrebbero darci delle spiegazioni, vero?
Ma non finisce qui. Per capirci qualcosa di più siamo andati su internet e digitando Ecologia 2000 Magliano Sabina abbiamo appurato che Ecologia 2000 S.a.s. di Ottolini Carla & C. oggi esiste ancora, e ancora lì, in Vocabolo Campana a Magliano Sabina, e si interessa ancora di riutilizzo di rifiuti.

Ma allora ecco come stanno le cose!
Niente niente sarà proprio l’Ecologia 2000 a gestire il nuovo impianto di compostaggio, con sotterranei accordi con proprietari del sito e amministratori (c’è chi dice che il proprietario sta sempre in comune).
Se fosse così, abbiamo ancora una volta fatto tana.
Altrimenti torneremo nell’A.S.A.M. per trovare ulteriori indizi.



PER NON DIMENTICARE 8



REMEMBER....!

giovedì 24 giugno 2010

UNA COMMEDIA POCO DIVINA



"Nel mezzo di cammin di nostra vita

mi ritrovai per una selva oscura,
ché la diritta via era smarrita".


Impianto di compostaggio


Articolo sul Messaggero del 24 giugno 2010


Vi avevamo anticipato il 16 giugno u.s. che Magliano e Cittaducale erano stati individuati come i due paesi ai quali l'amica Provincia aveva deciso di regalare un bell'impianto di compostaggio, per favorire l'ambiente e la salute. L'articolo sul Messaggero di oggi ci dà conferma che quanto avevamo detto era la verità. Cittaducale, come potete ben leggere, ha attivato un comitato che si sta già muovendo per ostacolare questa decisione. Noi cosa facciamo?
Visto che i precedenti comitati hanno fallito, o perlomeno non hanno risolto il problema (perchè il problema ancora esiste), attiviamone un altro, che sia una confederazione di Associazioni, Comitati e Partiti che, uniti e determinati, riaffrontino il mostro risorto.
Ma facciamo in fretta: sotto sotto, mooolto sotto, stanno lavorando!


Impianto di compostaggio


Impianto di compostaggio con inceneritore e un...futuro ospite

PEGGIO DI BEAUTIFUL...


6.257^ PUNTATA



Ma quale conto, e a chi, o per chi?
Che cosa c'è dietro a tutta questa soap-opera?
"Evitare di spendere soldi pubblici per bonificare l'area dell'ex stabilimento Masan" per... evitare che venga confiscato al proprietario del sito.
Da quando in quà una amministrazione fa gli interessi di un privato?
Perchè dovete sapere che, come abbiamo già detto tempo fa su altro post, se si spendono soldi pubblici per bonificare qualsiasi sito, questo deve essere confiscato e diventare proprietà del Comune, cioè pubblica.
Ma perchè il Comune non vuole che ciò avvenga (ma quale risparmiare soldi pubblici!!!?), avrebbe tutto l'interesse di incamerarlo tra i suoi beni e finalmente fare quello che l'attuale Sindaco ha promesso più volte di fare, prima e durante la campagna elettorale: cambiare la destinazione d'uso del sito ex fornace, per debellare definitivamente qualsiasi tipo di pericolo, come quelli che si sono susseguiti negli ultimi venti anni.
O forse c'e l'interesse di questa amministrazione per attivare un nuovo impianto di compostaggio.
Come, a Cittaducale lo stanno già combattendo e qui, dopo le tragiche esperienze vissute, lo riproponiamo?
E come al solito nessuno parla, non si informano i cittadini, non si dice loro se è vero o sono solo chiacchiere.
Il pastore...l'allevamento delle sue redditizie "pecore", se lo porti altrove, magari a casa sua.
Ma pensano davvero che abbiamo gli anelli al naso?


mercoledì 23 giugno 2010

LA SAGA CONTINUA...


Vi spiegheremo dettagliatamente in seguito quello che si stanno inventando per non farsi requisire il sito. Per ora vi vogliamo fare una precisa domanda per farvi ricordare un recente passato.

Vi ricordate chi fu a dare le autorizzazioni all'Ecologia 2000 che riceveva dalla Cogne ceneri e polveri altamente tossiche depositate nell' ex fornace di Magliano?
Spremete bene le meningi e se la memoria non vi tradisce forse riuscite a riconoscere la stessa persona che oggi ci ritroviamo, hainoi!, in amministrazione.

LUMACONE...INDIGESTO.



A proposito di lumache..


Ricollegandoci ad un commento poetico di Carlo Gasperini nel post della Sagra delle Lumache di Foglia, abbiamo notato l'accenno a Magliano Sabina da liberare da questo invadente animale: "..liberaci tu da quella brutta fèra co é corna pe l'insù".

Magliano ne uscì fuori, grazie alla intercessione del suo Santo Protettore; ora serve che qualcuno salvi l'Italia da un più ben pericoloso lumacone.
Come le lumache di Foglia, speriamo che prima o poi qualcuno, politicamente, se lo mangi...

LE BELLE STATUINE



Per questa benedetta SCUOLA

che cosa si sta facendo?

Niente di niente.
Silenzio e immobilismo assoluto.
E intanto la Gelmini procede....


Stiamo aspettando che ci portino via un altro pezzo di sociale per poi, come al solito, piangere e lamentarci. Ma questo pseudo comitato dove sta, cosa fa, a che serve?
In questo strano paese non fanno altro che nascere comitati, e più nascono comitati più restano i problemi per i quali sono nati (vedi il comitato anti-discarica!)
Senza azioni forti, spregiudicate e concrete, nessuno ci sentirà.
Ricordatevi che a settembre, quando ricomincerà l'anno scolastico, tutti i tagli previsti saranno stati attuati, e nasceranno grossi problemi per le famiglie.
E gli amministratori? Beh, loro stilano documenti!




martedì 22 giugno 2010

ATTUALITà'

ALLARME ZANZARE


A rivelarsi pericoloso è il clima di quest’ultimo mese, dove si sono alternate mattinate di sole a pomeriggi di pioggia: il clima ideale per far proliferare la zanzara tigre. Rispetto agli altri anni in cui le zanzare iniziavano a infastidirci già a marzo o aprile, quest’anno più probabilmente i picchi saranno più ritardati, tra agosto e settembre. Il clima di questi giorni però non è di aiuto, ed è probabile che prolifereranno recuperando i mesi perduti. Il consiglio è quello di rimuovere tutti i focolai rimovibili. Per deporre le uova alla zanzara tigre bastano infatti contenitori con poca acqua. I tombini e gli altri focolai non rimovibili devono essere curati e disinfettati dalle amministrazioni pubbliche. Sono già trascorsi venti anni da quando la “Aedes albopictus”, comunemente nota come zanzara tigre asiatica, fece la sua comparsa e fu individuata il Italia per la prima volta, suscitando allarme perché potenziale veicolo di numerose infezioni virali. Di dimensioni simili alle zanzare presnti in Italia, ma molto scura e con macchie bianche su corpo e zampe. Nel nostro Paese la zanzara tigre ci è arrivata dal sud degli Stati Uniti attraverso il commercio di copertoni usati, importati da alcune grandi aziende di rigenerazione pneumatici, soprattutto al nord. Da allora la sua diffusione è stata inarrestabile, con tanto di epidemia di Chikungunya nel 2007 nella provincia di Ravenna. Il problema per il futuro si chiama “Aedes egipti”, cioè la cugina tropicale della zanzara tigre che veicola la febbre gialla e arriva nei porti. Finora non è arrivata da noi perché non riusciva a sopportare il freddo invernale, ma ora con l’aumento delle temperature si potrebbe stabilizzare, e non ce ne accorgeremmo, perché è identica alla zanzara tigre. Sollecitiamo le amministrazioni pubbliche ad attivare sollecite e frequenti disinfestazioni.

DA NON PERDERE



SANTA SERENA DI FOGLIA
2 - 3 - 4 LUGLIO 2010


NON MANCARE !





domenica 20 giugno 2010

FOTOTESSERE.



La (pueri)cultura vola sul web


Come potete constatare da soli, a dispetto di quanto sentenziato da M.I. che dava i blog per morti e sepolti, questi, al contrario, sono aumentati sia di numero che di qualità.
Inversamente, i commenti che si contrappongono ai nostri, sono di un livello talmente basso da non riuscire a trovare delle parole per definirli. Ovviamente figli dell’impossibilità e dell’incapacità di contrapporre alcunché alle indiscusse verità dei blog senza guinzaglio e museruola.
Ognuno di voi può andarli a leggere, nei numerosi blog liberi dove prolificano in maniera rabbiosa, facilmente riconoscibili dalla volgarità usata e dal quasi inesistente grado d’intelligenza e, spesso e volentieri, fatti apposta per distogliere il filo della discussione dal tema principale e dalle suddette verità che tanto gli danno fastidio.
D’altra parte, come dice giustamente qualcuno di noi, non ci si può fare niente, sono cresciuti così. Noi, per la nostra innata, costante e coerente vocazione di tenere sempre informati tutti i cittadini su quello che realmente succede nel nostro paese, abbiamo fatto una minuziosa ricerca e, attraverso il loro IP, li abbiamo individuati tutti, ci siamo procurati le loro fotografie a mezzo busto e, qui di seguito, ve le presentiamo in questa carrellata di immagini.
Vediamo se riconoscete qualcuna delle loro facce…



MA CHE MI DICI DELL'ICI....!


ICI - (Imposta Con Intrallazzi).


L’ICI è un’imposta sugli immobili. Riguarda proprietari, titolari di diritti d’usufrutto, d’abitazione, d’uso reale. Viene pagata ai Comuni. È una tassa nata nel 1992. Quando nacque, fu subito stilata una lista di esenzioni. Esentati da subito furono coloro che destinano l’immobile a usi “meritevoli”: ospedali, centri d’assistenza, scuole, spazi di ricezione. Da subito i Comuni protestarono per il fatto che la Chiesa Cattolica abusasse delle esenzioni, e non pagasse l’ICI neanche per gli spazi ‘non meritevoli’, grazie all’implicita idea che tutto ciò che è della Chiesa sia ‘meritevole’. Ma non così implicita, evidentemente, se è vero come è vero che nel 2004 una sentenza della Corte di Cassazione chiarì che l’esenzione dall’ICI poteva applicarsi solamente quando nell’immobile si svolga un’attività esplicitamente meritevole. Tanto per dire: un immobile di proprietà della Chiesa Cattolica, affittato ad una banca, non si capisce quale utilità abbia per la collettività e dunque non si capisce perché mai debba essere esentato dall’ICI!!!
La sentenza della Cassazione fa dunque chiarezza. Tuttavia, nel 2005 il governo taglia la testa al toro e con una norma estende l’esenzione ICI anche agli immobili destinati a scopo commerciale, purché il proprietario dell’immobile non abbia natura commerciale. Una norma ad hoc per la Chiesa Cattolica, visto che gli enti ecclesiastici, a differenza di onlus e associazioni no-profit, godono di qualifica di enti non commerciali a vita, per legge.
Il governo, per evitare la figura di baciaporpore, estese l’esenzione anche ad onlus, associazioni eccetera. Ma il succo della questione resta il seguente: la quasi totalità degli immobili esentati dall’ICI oggi sono di proprietà della Chiesa Cattolica. (!!!)
La Corte di Giustizia Europea è chiara: una normativa in materia di aiuti di Stato si applica a qualsiasi soggetto che eserciti un’attività commerciale, senza privilegi per alcuno!
Il punto di vista della giurisprudenza europea infatti è cristallino e poco avvezzo ai sotterfugi italiani. Esso banalmente dice che dove c’è guadagno tramite commercio, poco importa chi sia a guadagnarci, il guadagno c’è e punto.
E' stato stimato approssimativamente in circa 50.000 il numero degli immobili ecclesiastici presenti in tutta Italia, cifra che è puramente indicativa ma che è certamente più vicina alla realtà della cifra data dal Ministero. Da rilevare soprattutto che ciascun ente ecclesiastico può essere titolare di più immobili.
Si tratta a ben vedere di una ricchezza enorme, e che non ha analogie all’estero, poichè significa in pratica che in Italia 1 abitazione su 5 appartiene al Vaticano, direttamente o indirettamente, e su quegli immobili la Chiesa non paga l’ICI.
Pur essendo arduo calcolare esattamente gli stabili irregolari in base alla sentenza di Cassazione citata, anche perché molti non risultano neanche censiti dal catasto, si è stimata una cifra sicuramente non lontana dalla realtà, di circa 30.000 stabili sparsi in tutta Italia, che hanno eluso illegittimamente l’ICI perché vi si esercitava un'attività commerciale.
Ebbene, l’ICI evasa dai 30.000 enti ecclesiastici che esercitavano ed esercitano anche altre attività di tipo commerciale o imprenditoriale risulterebbe di circa 2 miliardi e 400 milioni di euro, cifra media ottenuta moltiplicando gli 80.000 euro (richiesti da qualche Comune dopo la famigerata sentenza della Cassazione) per 130.000 stabili considerati.
All'ICI bisognerebbe aggiungere l'ammontare dovuto per tutte le altre imposte evase legalmente, sia statali, che comunali (irpef, iva, imposta comunale incremento di valore aggiunto ecc.) nonché per tutte le altre deduzioni benevolmente concesse ad enti ecclesiastici riconosciuti e non riconosciuti. Certamente allora, la somma complessiva dell'evasione illegale e di quella legalizzata, considerando soltanto gli ultimi dieci anni, e per 4.000 euro ad istituto, non sarebbe inferiore a 3 miliardi e 600.000 milioni di euro (pari a circa 6000 miliardi di lire).

A ciò si aggiunga l’8 per mille delle dichiarazioni dei redditi, che lo Stato versa alla Chiesa (anche quando il contribuente non ha esercitato l’opzione: a meno che il contribuente non destini il suo 8 per mille ad altro scopo, quei soldi vanno alla Chiesa anche se non lo ha voluto apertamente!), ed è una cifra notevole, e altri 970 milioni circa di euro che lo Stato versa alla CEI (altra somma enorme di cui stranamente non si parla mai), altri due privilegi di cui altre confessioni cristiane e religiose non beneficiano in modo tanto cospicuo.
Purtroppo però in buona parte quel denaro non va affatto ai poveri e ai bisognosi, perchè ad esempio, per quanto riguarda la gestione degli immobili e delle abitazioni, è stato dimostrato che il Vaticano si comporta come un qualsiasi speculatore immobiliare, o affarista che cerca di lucrare il massimo. (soprattutto a Roma, il Vaticano ha alzato i canoni di locazione a cifre improponibili per molte famiglie, oppure semplicemente ha iniziato a non rinnovare i contratti di locazione e a sfrattare molti inquilini (anche quelli che pagavano regolarmente), per poi vendere quegli immobili a compagnie alberghiere o società immobiliari, lucrando cifre enormi).

MORALE:
Se anche la Chiesa pagasse l'ICI, le famiglie italiane potrebbero risparmiare il 33% senza aggravio per le casse comunali.

sabato 19 giugno 2010

BRAINWASHING...

Stanno facendo credere ai cittadini, attraverso i media e blogger a loro collegati, che tutto va bene e che stanno facendo una montagna di cose.
Il bello è che molti ci credono!


OCCHIO AI VIRUS...



Venerdi 18 giugno 2010, ore 15,41, sul blog di M.I. viene pubblicato un post facultreppico.

Sfortunatamente un virus entrato in rete, un virus micidiale denominato "Chiudigliocchichearrivailfumo", che stravolge tutti gli scritti, ne ha cambiato il significato.
Per una giusta informazione vi riportiamo l'originale:

Amministrazione dell'impalpabile.


Mentre a qualcuno sembra far piacere diffondere notizie veritiere che non riusciamo a smentire, l'Amministrazione Comunale è sempre più impegnata nel suo lavoro per rilanciare il suo bar. Magliano stà lentamente sprofondando e la sensibilità e la responsabilità dei cittadini è gettata nella strada ogni giorno di più, e si manifesta col malcontento continuo che è sotto gli occhi di tutti. Tutto questo a dispetto di quanti invece gridano allarmi alla gente per fargli ritrovare una speranza che non hanno ne avranno mai. Come avete potuto leggere nel post precedente, all'ordine del giorno del Consiglio Comunale di Lunedi prossimo, ci sarà una proposta, la seconda in un anno dopo la fontanella, per finalmente "sistemare" il Servizio di Trasporto Urbano. Scopo della proposta è quello di offrire mobilità verso i servizi che stiamo permettendo di sparire dal nostro Comune (Ospedale e Scuola), per aumentare il via vai dei "girasoli" e cercare di portare la nostra Città all'ultimo posto tra i paesi limitrofi. L'impegno è arduo ma contiamo di riuscirci, anzi, siamo già sulla buona strada grazie al nostro lavoro e al nostro impegno al bar.
Non sarà certo uno sparuto gruppetto di eroi ad impedirci di far diventare Magliano l'ultima tra le Città.

Questa signori miei più che l'amministrazione del fare, mi sembra quella del farla, si, fuori del vasetto!

venerdì 18 giugno 2010

LA FABBRICA DEI MOSTRI

Chissà perchè hanno interrotto i lavori iniziali per la bonifica del sito ex Masan. Forse perchè hanno trovato i bidoni coi veleni: quelli in superfice o quelli interrati? Se così fosse come faranno ad attivare la produzione di compost che ancora serpeggia nei loro cervelli.

Intanto ci sorgono dubbi sui carotaggi effettuati per verificare il grado e i punti di maggior inquinamento del terreno. Le "carote" prodotte dalle perforazioni vengono in egual misura conservate dalla ditta esecutrice ed inviate all'Arpa. Ce ne sono abbandonate dapertutto, che vuol dire, chi controlla queste operazioni?
Non sappiamo, ma quanto a competenze, ci sorgono grossi dubbi.



A proposito di competenze, le trivellazioni sono state fatte con punte senza la protezione di apposite "camice", che avrebbero impedito alle sostanze inquinanti di superfice di essere trasportate nelle falde più profonde.

CUMULO DI RIFIUTI


Non è colpa nostra se alla fine sembriamo esagerati, ma sono cose che non si possono vedere.
Almeno teniamo puliti i posti in cui viviamo e, se sono vicini all'ospedale come in questo caso, ci sembra un salto di qualità degli inquinatori.



Possibile che non si riesce a introdurre nella nostra comunità la cultura del pulito e del legale. Si, anche legale, perchè tutto ciò che è rifiuto va conferito in discariche autorizzate che rilasciano relativa certificazione. Ci vorrebbe tanto poco, invece no, sempre lì a seviziare l'ambiente, il paesaggio, la nostra immagine.

giovedì 17 giugno 2010

So ragazzi...

...de spettacolo teatrale.



Questo è il volantino che avvisava dell'apertura dell'acquedotto primario di Magliano Sabina. Non vogliamo sapere quanto è costato e chi l'ha pagato, anche se l'intestazione non lascia dubbi.
Quello che vogliamo sottolineare è l'invito fatto ai cittadini:
imbrocchiamola!
Un consiglio spassionato e di cuore vorremmo dare a questi sprovveduti che ci fanno tanta tenerezza: invece di imbroccare l'acqua, dovrebbero imbroccare un'altra strada se vogliono che le cose cambino in questo nostro sfortunato paese.
Se continuate così non è che andremo molto lontani.
Un'altra cosa vorremmo evidenziare, che ci incuriosisce e non solo, è l'immagine del sindaco quì riprodotta che si stà, effettivamente come nella realtà, perdendo in una goccia d'acqua: i capelli rossi sono un caso tipografico o sono voluti, a seguito di quella mania di protagonismo che impera a palazzo Vannicelli?!

mercoledì 16 giugno 2010

LA STORIA INFINITA


Sarà, non sarà, ma intanto teniamoci pronti alla mobilitazione...


Forse non tutti sanno che, molto presto, quasi sicuramente, vi ritroverete fra capo e collo un nuovo impianto di compostaggio.

E già, cari cittadini maglianesi, perchè dovete sapere che nel sito dell'ex fornace, ex discarica, ex nascondiglio di bidoni contenenti veleni, ex Masan di notoria attività illegale legata ai rifiuti tossici, verrà riattivata una produzione di compost.
Ancora non ci basta!
La Provincia di Rieti, con i suoi conduttori "benefattori" di Magliano, ha da tempo deciso per due impianti, uno a Cittaducale e uno quì da noi, nel sito tristemente famoso asceso alla ribalta delle cronache giudiziarie.
E pensare che a permetterlo saranno coloro che, ai bei tempi del reattivo orgoglio maglianese, l'avevano combattuta.
Verranno così vanificati anni di lotte e sacrifici di cittadini maglianesi e il sito degli affari sporchi tornerà ad essere manipolato dagli stessi personaggi di allora e a trattare rifiuti, scarti e quant'altro non sarà possibile controllare, provocando un ulteriore degrado ambientale e nuovi rischi per la salute.


Per la Provincia ( e per chi gli da retta) Magliano è stata, è e sarà sempre considerata una discarica.