domenica 28 luglio 2013
sabato 27 luglio 2013
LE BELLE E BUONE NOTIZIE
In un bar qualche giorno fa ho sentito da un autorevole personaggio: "...nessun impedimento. Tra qualche giorno iniziano i lavori..."
venerdì 26 luglio 2013
giovedì 25 luglio 2013
martedì 23 luglio 2013
domenica 21 luglio 2013
CONFERENZA NO BIOGAS
Partecipata
conferenza No biogas a Magliano Sabina (Rieti)
Otricoli (Umbria) e Magliano Sabina (Lazio) unite contro la biogas al confine comunale e regionale
Otricoli (Umbria) e Magliano Sabina (Lazio) unite contro la biogas al confine comunale e regionale
Sabato 20 sera nella
piazza di Magliano Sabina si è svolta la conferenza No Biogas organizzata dal
comitato di Magliano Sabina (Rieti) e Otricoli (Terni). Il comitato
"transfrontaliero" unisce le forze di due comuni al cui confine
dovrebbe sorgere una centrale a biogas da 0,6 MW. Il comune di Otricoli ha
manifestato la sua contrarietà (l'impianto è più vicino ad Otricoli che a
Magliano) ma non è stato stato coinvolto nel procedimento; quello di
Magliano ha concesso l'autorizzazione e l'ha difesa a spada tratta in consiglio
comunale attaccando opposizione e comitato.
Dopo l'estendersi della mobilitazione, però,
il sindaco Graziani appare ora più possibilista. E lo sarà ancor di più dopo
che ieri sera gli avranno riferito del successo della serata No biogas nella
piazza davanti alla casa comunale. Nel corso della serata il Prof. Michele
Corti, presidente del coordinamento nazionale Terre Nostre dei comitati no
biogas e docente di zootecnia all'Università di Milano e la Dott.sa Rita Emili,
maglianese e oncologa presso l'Istituto di Oncologia della Svizzera Italiana
hanno illustrato i rischi per l'ambiente e la salute degli impianti a biogas.
E' stato fatto presente che la centrale che si vorrebbe realizzare a Magliano sorge sul confine con Otricoli dove scorre l'Aia d Otricoli, un torrentello che si getta dopo pochi centinaia di metri nel Tevere. Da qui i rischi di inquinamento del fiume.
L'ingresso dell'area dove dovrebbe sorgere la centrale.
La cortina arborea in fondo al capo corrisponde con la riva del Tevere
Una casa dal limite dell'area dove dovrebbe sorgere la biogas
La centrale dovrebbe
inoltre sorgere a ridotta distanza da abitazioni (anche meno di 200 m ) e le correnti d'aria
che spirano lungo la valle potrebbero facilmente depositare gli inquinanti
sulle colline di Magliano dove vi sono diversi agriturismi, case vacanze,
uliveti e vigneti. La dott.ssa Emili, figlia di agricoltori locali, ha
ricordato a questo proposito come l'olio della Sabina incontri grande favore
all'estero e si possa trovare anche a New York a prezzi elevati. In più a breve
distanza dalla centrale, sul comune di Otricoli sorge un'area archeologica
importate per i reperti di Otriculum, centro alleato di Roma sin da tempi
etruschi e collocato in posizione strategica a controllo della valle del
Tevere.
Le relazioni sono state seguite con grande attenzione
dai numerosi maglianesi presenti. Non è mancata una contestazione da parte
dell' "imprenditore" proponente dal centrale (residente nella vicina
Civita Castellana ma coinvolto in società di "rinnovabili" in diverse
regioni). La contestazione, accolta con disappunto dal pubblico, ha forse
contribuito a rafforzare la convinzione dei più circa il carattere puramente
speculativo dell'opera non suscettibile di portare alcun vantaggio alle
comunità locali ma foriera di rischi e impatti negativi certi.
La sensibilità dei maglianesi al tema del biogas (forse sottovalutata dal sindaco) si spiega con le infauste esperienze pregresse di smaltimento illecito di rifiuti pericolosi . Ed è singolare che l'attuale sindaco che considera (forse ancora per poco) il biogas un'energia pulita e rinnovabile abbia conquistato la carica anche in forza del ruolo svolto contro la realizzazione di una discarica nel territorio comunale.
La sensibilità dei maglianesi al tema del biogas (forse sottovalutata dal sindaco) si spiega con le infauste esperienze pregresse di smaltimento illecito di rifiuti pericolosi . Ed è singolare che l'attuale sindaco che considera (forse ancora per poco) il biogas un'energia pulita e rinnovabile abbia conquistato la carica anche in forza del ruolo svolto contro la realizzazione di una discarica nel territorio comunale.
L'Aia di Otricoli
L'Aia è al momento un rigagnolo ma in grado di incanalare direttamente nel Tevere eventuali sversamenti. I liquami potrebbero raggiungere il corso d'acqua sia per ruscellamento dal soprastante terrapieno sia per infiltrazione attraverso lo
strato di terra di riporto
sabato 20 luglio 2013
martedì 16 luglio 2013
domenica 14 luglio 2013
venerdì 12 luglio 2013
mercoledì 10 luglio 2013
lunedì 8 luglio 2013
POVERO TEVERE!
Liquido nero dalla
centrale biogas.
Allarme inquinamento a Loro
Piceno.
Un guardiacaccia ha notato la sostanza nerastra in un pozzetto. Moria di
pesci lungo il torrente. I risultati delle analisi dell'Arpam disponibili tra
qualche giorno. Il comitato: "Accerteremo le responsabilità"
Grande preoccupazione e mobilitazione di autorità e componenti del
comitato contro il biogas a Loro Piceno. Un guardiacaccia ha notato in un
pozzetto rotto, in prossimità della centrale a biogas, sorta all’ingresso del
paese, lo sversamento di un liquido nerastro. Dal pozzetto il liquido viene
immesso direttamente in un affluente del torrente Fiastra. L’uomo ha subito
chiesto l’intervento delle autorità competenti e sul posto sono intervenuti gli
agenti del Corpo Forestale dello Stato, della Polizia provinciale e gli uomini
dell’Arpam.
Nel corso del sopralluogo sono stati fatti i necessari prelievi sia a
ridosso dell’azienda, sia lungo il torrente per accertare la natura del liquido.
“Si tratta di materiale organico liquido verosimilmente proveniente da
allevamenti di zootecnia e/0 biomasse – ha detto il direttore dell’Arpam Gianni
Corvatta avvisato direttamente da un privato cittadino che aveva notato la
schiuma nel fiume – i risultati delle analisi saranno disponibili tra
qualche giorno”. L’azienda da cui proviene lo sversamento ha spiegato
l’avaria con il malfunzionamento di alcune pompe, di conseguenza il liquido
destinato all’apparato per la produzione del biogas è fuoriuscito.
Dopo
poche ore sono stati ben visibili i primi effetti dello sversamento con il
fiume in stato di anossia e una moria di pesci come nelle immagini che la
documentano
Martedì scorso il Comune di Loro Piceno, con tecnici Arpam aveva effettuato dei sopralluoghi. Il sindaco Daniele Piatti appena raggiunto dalla notizia si è dichiarato sorpreso di come sia potuto accadere un fatto simile in un impianto nuovissimo: “qualcuno ci deve delle spiegazioni”. Nel pomeriggio si incontrerà con l’ufficio tecnico per approfondimenti. I componenti del Comitato, in attesa di conoscere l’esito delle analisi, chiedono chiarezza:
«Non resteremo di certo a guardare. Abbiamo già chiesto al Comune di rendere pubblici i risultati dei sopralluoghi fatti nei giorni scorsi e di poterli confrontare con quelli di oggi. Chiediamo che vengano accertate tutte le responsabilità».
DA NOI, DOVE IMPERANO GRANDI COSCIENZE E FAVOLOSE INTELLIGENZE, VOGLIONO FARLO IN PROSSIMITA' DI ABITAZIONI E DELLE RIVE DEL TEVERE
domenica 7 luglio 2013
GIUDICATE VOI!
MUTAZIONI GENETICHE SULL'UOMO?
Oggi vogliamo farvi rimanere
a bocca aperta nel constatare come sia facile ed opportunistico predicare bene
per raggiungere i propri scopi (1.600 voti ca.) e altrettanto facile razzolare
male per altrettanti propri scopi.
Ci sembra che
tra le righe di un post presente in questi giorni sul blog di "Magliano
Insieme" usato come braccio armato dall'amministrazione comunale
presieduta dalla lista civica " Insieme per Magliano", vi siano
chiari riferimenti verso un'Associazione Ambientalista e verso alcuni dei
personaggi che ne fanno parte:
"E' il caso dei soliti noti (3 con la piccola aggiunta
del codazzo politico in cerca di occasioni da sfruttare) che, animato da
rancori personali, dal risentimento e dalla voglia di vendetta che covano verso
tutti a causa della loro emarginazione politica e personale, non perdono
occasione per diffondere la sola cosa di cui sono capaci: disinformazione, odio
e maldicenza! "
Sicuramente non
è rivolto a noi, ma se così fosse comunque non sarebbe stato neanche il
caso di rispondere a quello che si legge nel post, visto che la risposta
l'hanno già scritta e controfirmata loro stessi da tempo e che ora
hanno voluto con questo ennesimo autogol far capire quanto si trovino in
difficoltà......
E per
dimostrarvelo torniamo indietro nel tempo quando paladino e cavaliere
dell’ambiente era Lui, si proprio Lui! La risposta se la sono già data e la troviamo
allegata al verbale di Consiglio Comunale n° 25 del 07/07/2004.
L’avete letta?! Ogni
capoverso lascia di stucco per la perfetta somiglianza con quello che sta
succedendo a Magliano in questi giorni e fa rabbrividire il fatto che i ruoli
sono totalmente cambiati: gli pseudo paladini e cavalieri dell'ambiente di allora oggi sono i
destinatari perfetti e indiscussi di ogni frase del suddetto documento,
sembra fatto apposta per loro!
Signori miei, come si può?
Con che faccia? Con che coscienza? Senza provare vergogna!
Evidentemente le mutazioni
genetiche che al nord stanno trasformando i documentati fiori di camomilla, qui
da noi trasformano e mutano i cervelli!
Per essere totalmente esaustivi e per farvi vedere con chi abbiamo a che fare vi riportiamo la conclusione del succitato verbale di Consiglio Comunale n° 25 del 07/07/2004.
Per quanto riguarda “la
piccola aggiunta del codazzo politico” ci riferiamo anche noi agli
stessi, al più grande Partito di Magliano che alle ultime elezioni ha avuto il
coraggio di cambiare e rinnovarsi buttando “l’acqua sporca con tutto il
bambino” pagando un caro prezzo elettorale, mentre dall’altra parte la nuova
Amministrazione, pur di stare al
potere, ha fatto accordi con il bambino appena buttato e con chi ha usato
il bambino per maneggiare la merda nel nostro paese; infatti l'alchimia è stata
quella di mettere insieme gli stessi personaggi negli uffici dirigenziali; se poi ci
aggiungi un Sindaco un po distratto e con poca memoria, non si possono che
raggiungere i risultati odierni!
Grazie PD per
quello che stai facendo oggi per il biogas, ce lo ricorderemo!
sabato 6 luglio 2013
BIOGAS SCELLERATO
Centrali a biogas e biomasse,
per i
medici Isde "inutili e
dannose"
Si è
tenuto già da sabato 24 novembre 2012 l’incontro pubblico “Biogasbiomasse
e biodigestori. Scelta ecologica o ecotruffa?“, organizzato a Manziana (Roma) e
promosso dai comitati locali impegnati in difesa dell’ambiente e della salute
che ha visto una partecipazione numerosissima ed attenta di cittadini e della
stampa locale e nazionale.
Numerosi esperti si sono avvicendati nel
manifestare il loro “no” a progetti di centrali a
biogas, biomasse ed impianti biodigestori, documentando
dettagliatamente il loro parere negativo:
"Le centrali a biogas e biomasse sono inutili
e dannose per la salute e l’ambiente. Questi impianti vengono costantemente
proposti su tutto il territorio nazionale per conseguire, una volta realizzati,
importanti incentivi economici. Così sono spacciati per fonti rinnovabili
quando in realtà lo sono soltanto formalmente"
ha dichiarato Gianni
Tamino, biologo
dell’Università di Padova e membro del comitato scientifico dell’Associazione
italiana medici per l’ambiente (Isde).
Tamino, nella sua lunga relazione, ha
mostrato chiaramente l’inutilità e la dannosità per salute e
ambiente di questi
impianti che vengono costantemente proposti su tutto il territorio nazionale
per conseguire, una volta realizzati, importanti incentivi economici in quanto
spacciati per fonti rinnovabili quando in realtà lo sono soltanto formalmente.
Anche Antonella Litta, referente Isde per Viterbo, è sulla stessa lunghezza d’onda:
"Gli interventi degli esperti hanno
dimostrato con solidità scientifica l’inutilità e la dannosità per ambiente e
la salute delle centrali a biogas a biomasse e dei biodigestori in un
territorio in cui non vi è necessità di aumentare la produzione di energia
elettrica."
Nello specifico, ha spiegato Litta, il Lazio è al centro del
problema: il grave stato
d’inquinamento provocato dal più grande polo energetico d’Europa,
quello costituito dalle centrali di Civitavecchia e Montalto di Castro (che da
50 anni immettono nell’atmosfera tonnellate di gas e polveri nocive), che causa
ingenti danni alla salute pubblica, come evidenziato da numerosi studi epidemiologici.
"Serve una rigorosa e corretta gestione dei
rifiuti che se realizzata attraverso la raccolta differenziata, con il ‘porta a
porta’, con una reale politica del riuso del riciclo e della riduzione dei
rifiuti e soprattutto dei materiali da imballaggio, non avrebbe alcun bisogno
della realizzazione di impianti di incenerimento, biodigestione e discariche."
sostiene invece Mauro Mocci del Coordinamento dell’Alto Lazio
dell’Isde nella relazione “Biodigestori anaerobici
alimentati da rifiuti organici – La situazione nel nostro territorio – Le
soluzioni alternative“.
BIOGASSICIDA
Ne paese dei...........crucchi!
Negli ambienti dei veterinari che si occupano di fauna selvatica
certe morie sono apparse sempre più sospette e si è finito per collegarle alle
ipotesi di lavoro del prof. Böhnel . Così a maggio di ques'anno la più
importante rivista germanica di fauna, caccia e cinofilia ha dedicato allo
scottante problema un'inchiesta (link all'articolo
originale) con il titolo
shock: TOD AUS DER BIOGASANLAGE.
Basta conoscere quattro parole di tedesco per capire: La
morte dagli impianti a biogas. Non si nega la preoccupazione per un fenomeno
che potrebbe avere conseguenze devastanti per la fauna selvatica e si intervista
il prof. Böhnel che ritiene che il caso di botulismo cronico riscontrato in 600
vacche della regione Vogtland in Sassonia (che ha colpito gravemente anche
l'allevatore) . Helge Böhnel sostiene che non è un caso isolato e che ci sono
migliaia di animali ammalati. Per lui i digestati residui della produzione
di biogas ed utilizzate come fertilizzante (bio-fertilizzante!) sono una causa
altamente probabile dell'aumento di botulismo. Il professore di Göttingen
spiega anche il perché. Le condizioni di temperatura (40°C ) dei digestori sono
favorevoli alla moltiplicazione dei Clostridi. Nei digestori i Clostridi
arrivano per più vie. Se si trattasse di soli liquami i rischgi sarebbero
minori. Nei digestori arrivano scarti di macelli (anche in Italia!) persino ovaiole a
fine carriera (si vede che è la patria di Liebig!). Ma c'è dell'altro: il mix
di biomassa vegetale fresca e materiali organici contaminati da tossine. In
primavera quando si raccoglie la segale verde per farne matrice da digestione
le macchine operatrici uccidono i piccoli caprioli (che se ne stanno immobili
senza fuggire perché quello è il loro istinto di difesa dai predatori). Se sono
ammalati contaminano la massa raccolta e poi il digestore. A parte questa via
di contaminazione abbiamo già visto che vi sono forti indicazioni circa la
maggior pericolosità (per mancato abbattimento dei patogeni) della digestione
di un mix di biomasse vegetali e animali che di sole deiezioni animali.
Con i digestati (il miglior concime è ammendante che ci sia secondo gli
apologeti del biogas!) le spore tornano sul terreno. Sia che contaminino
foraggi raccolti e somministrati in mangiatoia o, direttamente, animali
domestici e selvatici al pascolo le spore arrivano nell'intestino, possono
germinare e possono produrre tossine. Concludo per ora ricordando che il
rischio sanitario del biogas non è legato solo ai clostridi o ad altri batteri
patogeni. La scorsa primavera autorevoli esperti hanno additato il biogas come
probabile causa dell'epidemia di Escherichia coli E157:H7 che causò decine di
morti. Poi poi la questione delle emissioni che affronteremo più in la.
CORLEONE
“ Siamo rimasti in tre, tre briganti
e tre somari sulla strada longa
longa di Girgenti…….”
Niente di più azzeccato di
questa sicula canzone di Modugno per individuare un moribondo paese che tanti
oggi cominciano a chiamare CORLEONE, soprannome che non lascia dubbi di sorta,
dove scorrazza una triade di loschi e pericolosi individui…….
Pericolosi per chi!?!?
Ma per i poveri impianti a
biogas naturalmente, soli e indifesi alla mercè di questi tre orrendi mercenari!
Leggete e capirete, ma prima
andate a leggere l’ultima delle loro lettere pubblicate, uniche cose che sono
riusciti a produrre in quattro anni!
Magliano Sabina, 5 luglio 2013 - Uno dei tre briganti risponde:
Non vado mai a leggere il
blog della pseudo lista “civica” dallo strano colore perché se voglio ridere sfoglio la Settimana Enigmistica
che di barzellette ne ha di avanzo, ma
incontrando un amico che mi ha detto “hai visto che hanno scritto gli “inteliggentoni”
sul loro blog”, ci sono entrato per pura e provocata curiosità. E ne è valsa la
pena, perché mi ha fatto decidere che da oggi abbandonerò la Settimana Enigmistica
che ha un suo costo, per ridere molto di più gratuitamente!
Premesso ciò vorrei
sottolineare che oltre ad essere dichiarazioni ridanciane, rispecchiano
esattamente il personaggio individuato per rappresentarli e che li conduce:
Pinocchio! E nel loro mondo di Collodi vanno cianciando affermazioni che non
hanno ne capo ne coda come ipotetiche vendette per essere stati allontanati
dalla politica: ma meno male! Non si rendono conto del grande favore che ci
hanno fatto a non farci partecipare al vergognoso squallore di questi inutili e
dannosi quattro anni! Altro che vendetta, un bacio gli darei!
Per quanto riguarda odi e
rancori noi siamo tutt’altro! Di odio e rancore ne è intrisa questa loro
lettera dettata dalla rabbia di vedersi ostacolare nel loro inquinante e
ingiustificato progetto che non gli è stato imposto ma che sono andati a
cercare. Dirò dell’altro: visto che come al solito non ci danno ancora gli atti
che abbiamo richiesto, anzi, continuano a perdere tempo malgrado sia scaduto quello
legale previsto per la consegna, mi viene da pensare che ci sia qualcos’altro
sotto! Altrimenti perché non darceli!? Ma soprattutto, perché non hanno
avvisato la cittadinanza com’era moralmente loro dovere!?
Solo in alcune loro
dichiarazioni dicono il vero: infatti siamo un gruppo di Protezione Civile
dell’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco in Congedo legalmente riconosciuti
(Pompieri sono loro con le loro amichette, ndr.), siamo Ispettori Ecologici
della Regione Lazio nominati con decreto regionale, siamo e ce ne vantiamo
paladini e cavalieri dell’Ambiente. Non siamo assolutamente Guardie Ambientali,
non ce ne vogliano gli interessati ma non lo siamo.
Ma queste sono cose che non
mi interessano, ma andavano pur dette ad onor del vero, quello che a me
interessa è combattere per ostacolare la realizzazione di questi impianti che
sono dannosi per tutti noi!
Vi sono pagine e pagine
informative, illustri professori, studi scientifici ed altro che parlano dei
numerosi pericoli a cui siamo sottoposti come persone e come ambiente in cui
viviamo coabitando, anche a grosse distanze, con queste attività che vogliono
far passare come panacea per la comunità, ma in realtà la comunità non ne trae
assolutamente nulla.
Anzi, qualcosa ne potrà trarre:
grossi problemi alla salute, alla vivibilità, e un notevole deprezzamento dei
loro beni!
Vi siete mai chiesti il
perché di questo enorme, continuo e compatto difendere questo progetto ad
oltranza? Ho letto da qualche parte su fb di cifre che sarebbero state elargite
e di altre che sarebbero state promesse, ma non ci voglio credere, altrimenti
sarebbe uno speculare sulla pelle degli altri, cosa che ci farebbe veramente
vergognare al confronto di paesi VERAMENTE virtuosi! Controllerò la veridicità
di tali notizie.
A sostegno di quanto sopra
detto vi voglio portare un piccolo ma eloquente esempio: le foto che seguono (e
che già vi sono state proposte altrove) sono state scattate in terreni di San
Pietro in Casale (BO) nei quali viene abitualmente sparso il digestato delle
centrali a biogas!
Inquietante!
Signori, non vorrei
allarmarvi, ma questa è mutazione transgenica! In poche parole al pari degli
OGM (organismi geneticamente modificati) proposti e commercializzati da grosse
multinazionali, ma che fortunatamente stanno vietando man mano in tutto il
mondo.
E l’uomo, noi, voi, tutti,
che conseguenze ne potrebbero avere!!?
Presto ve lo verranno a dire
illustri oratori che vi spiegheranno anche tutti gli altri inconvenienti, a
scapito della vivibilità e della salute, che si presenteranno a seguito
dell’attività di un impianto a biogas.
Non sono riusciti a mantenere
un grande Ospedale come il Marini, non sono riusciti a regalare una agognata
piscina ai nostri bambini (anche quella nel programma!), non riescono a far
quadrare i conti e più in la vi parleremo dei deficit, ci tolgono l’acqua per
mandarla a chi non la paga, cioè non l’acqua ma l’arsenico……ma l’impianto a
biogas Si! Perché? Nell’assemblea del 19 giugno non è che si è capito molto
bene dal farfugliare dell’oratore chiaramente in difficoltà!
Comunque cari Maglianesi, al
di la e al di sopra di sterili polemiche, che spero non ne abbiate colte in
questo mio scritto, vorrei fare un’ultima ovvia e conclusiva considerazione:
leggendo ciò che scrivono su un blog che è la voce e il braccio della classe
dirigente del mio Paese, di coloro che “dovrebbero” tutelarmi, beh,
sinceramente, mi viene la pelle d’oca!!!!
Un caro saluto a tutti da,
senza nascondermi, Lorenzo Ballanti.
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