sabato 27 luglio 2013

OGNUNO HA I SUOI CONSIGLIERI!



LE BELLE E BUONE NOTIZIE


In un bar qualche giorno fa ho sentito da un autorevole personaggio: "...nessun impedimento. Tra qualche giorno iniziano i lavori..."


domenica 21 luglio 2013

CONFERENZA NO BIOGAS




Partecipata conferenza No biogas a Magliano Sabina (Rieti)

Otricoli (Umbria) e Magliano Sabina (Lazio) unite contro la biogas al confine comunale e regionale


Sabato 20 sera nella piazza di Magliano Sabina si è svolta la conferenza No Biogas organizzata dal comitato di Magliano Sabina (Rieti) e Otricoli (Terni). Il comitato "transfrontaliero" unisce le forze di due comuni al cui confine dovrebbe sorgere una centrale a biogas da 0,6 MW. Il comune di Otricoli ha manifestato la sua contrarietà (l'impianto è più vicino ad Otricoli che a Magliano) ma non è stato stato coinvolto nel procedimento; quello di Magliano ha concesso l'autorizzazione e l'ha difesa a spada tratta in consiglio comunale attaccando opposizione e comitato. 
Dopo l'estendersi della mobilitazione, però, il sindaco Graziani appare ora più possibilista. E lo sarà ancor di più dopo che ieri sera gli avranno riferito del successo della serata No biogas nella piazza davanti alla casa comunale. Nel corso della serata il Prof. Michele Corti, presidente del coordinamento nazionale Terre Nostre dei comitati no biogas e docente di zootecnia all'Università di Milano e la Dott.sa Rita Emili, maglianese e oncologa presso l'Istituto di Oncologia della Svizzera Italiana hanno illustrato i rischi per l'ambiente e la salute degli impianti a biogas. 

 

E' stato fatto presente che la centrale che si vorrebbe realizzare a Magliano sorge sul confine con Otricoli dove scorre l'Aia d Otricoli, un torrentello che si getta dopo pochi centinaia di metri nel Tevere. Da qui i rischi di inquinamento del fiume. 

L'ingresso dell'area dove dovrebbe sorgere la centrale. 
La cortina arborea in fondo al capo corrisponde con la riva del Tevere



 Una casa dal limite dell'area dove dovrebbe sorgere la biogas


La centrale dovrebbe inoltre sorgere a ridotta distanza da abitazioni (anche meno di 200 m) e le correnti d'aria che spirano lungo la valle potrebbero facilmente depositare gli inquinanti sulle colline di Magliano dove vi sono diversi agriturismi, case vacanze, uliveti e vigneti. La dott.ssa Emili, figlia di agricoltori locali, ha ricordato a questo proposito come l'olio della Sabina incontri grande favore all'estero e si possa trovare anche a New York a prezzi elevati. In più a breve distanza dalla centrale, sul comune di Otricoli sorge un'area archeologica importate per i reperti di Otriculum, centro alleato di Roma sin da tempi etruschi e collocato in posizione strategica a controllo della valle del Tevere. 
Le relazioni sono state seguite con grande attenzione dai numerosi maglianesi presenti. Non è mancata una contestazione da parte dell' "imprenditore" proponente dal centrale (residente nella vicina Civita Castellana ma coinvolto in società di "rinnovabili" in diverse regioni). La contestazione, accolta con disappunto dal pubblico, ha forse contribuito a rafforzare la convinzione dei più circa il carattere puramente speculativo dell'opera non suscettibile di portare alcun vantaggio alle comunità locali ma foriera di rischi e impatti negativi certi.
La sensibilità dei maglianesi al tema del biogas (forse sottovalutata dal sindaco) si spiega con le infauste esperienze pregresse di smaltimento illecito di rifiuti pericolosi . Ed è singolare che l'attuale sindaco che considera (forse ancora per poco) il biogas un'energia pulita e rinnovabile abbia conquistato la carica anche in forza del ruolo svolto contro la realizzazione di una discarica nel territorio comunale.


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L'Aia di Otricoli

L'Aia è al momento un rigagnolo ma in grado di incanalare direttamente nel Tevere eventuali sversamenti. I liquami potrebbero raggiungere il corso d'acqua sia per ruscellamento dal soprastante terrapieno sia per infiltrazione attraverso lo 
strato di terra di riporto

sabato 20 luglio 2013

COMPLIMENTI


Stavolta Striscia ha superato Terra!



lunedì 8 luglio 2013

POVERO TEVERE!


Liquido nero dalla centrale biogas.


Allarme inquinamento a Loro 


Piceno.


Un guardiacaccia ha notato la sostanza nerastra in un pozzetto. Moria di pesci lungo il torrente. I risultati delle analisi dell'Arpam disponibili tra qualche giorno. Il comitato: "Accerteremo le responsabilità"


Grande preoccupazione e mobilitazione di autorità e componenti del comitato contro il biogas a Loro Piceno. Un guardiacaccia ha notato in un pozzetto rotto, in prossimità della centrale a biogas, sorta all’ingresso del paese, lo sversamento di un liquido nerastro. Dal pozzetto il liquido viene immesso direttamente in un affluente del torrente Fiastra. L’uomo ha subito chiesto l’intervento delle autorità competenti e sul posto sono intervenuti gli agenti del Corpo Forestale dello Stato, della Polizia provinciale e gli uomini dell’Arpam


Nel corso del sopralluogo sono stati fatti i necessari prelievi sia a ridosso dell’azienda, sia lungo il torrente per accertare la natura del liquido.
“Si tratta di materiale organico liquido verosimilmente proveniente da allevamenti di zootecnia e/0 biomasse – ha detto il direttore dell’Arpam Gianni Corvatta avvisato direttamente da un privato cittadino che aveva notato la schiuma nel fiume –  i risultati delle analisi saranno disponibili tra qualche giorno”.  L’azienda da cui proviene lo sversamento ha spiegato l’avaria con il malfunzionamento di alcune pompe, di conseguenza il liquido destinato all’apparato per la produzione del biogas è fuoriuscito. 
Dopo poche ore sono stati ben visibili i primi effetti dello sversamento con il fiume in stato di anossia e una moria di pesci come nelle immagini che la documentano


Martedì scorso il Comune di Loro Piceno, con tecnici Arpam aveva effettuato dei sopralluoghi. Il sindaco Daniele Piatti appena raggiunto dalla notizia si è dichiarato sorpreso di come sia potuto accadere un fatto simile in un impianto nuovissimo: “qualcuno ci deve delle spiegazioni”. Nel pomeriggio si incontrerà con l’ufficio tecnico per approfondimenti. I componenti del Comitato, in attesa di conoscere l’esito delle analisi, chiedono chiarezza: 
«Non resteremo di certo a guardare. Abbiamo già chiesto al Comune di rendere pubblici i risultati dei sopralluoghi fatti nei giorni scorsi e di poterli confrontare con quelli di oggi. Chiediamo che vengano accertate tutte le responsabilità».



DA NOI, DOVE IMPERANO GRANDI COSCIENZE E FAVOLOSE INTELLIGENZE, VOGLIONO FARLO IN PROSSIMITA' DI ABITAZIONI E DELLE RIVE DEL TEVERE

domenica 7 luglio 2013

GIUDICATE VOI!


MUTAZIONI GENETICHE SULL'UOMO?


Oggi vogliamo farvi rimanere a bocca aperta nel constatare come sia facile ed opportunistico predicare bene per raggiungere i propri scopi (1.600 voti ca.) e altrettanto facile razzolare male per altrettanti propri scopi.
Ci sembra che tra le righe di un post presente in questi giorni sul blog di "Magliano Insieme" usato come braccio armato dall'amministrazione comunale presieduta dalla lista civica " Insieme per Magliano", vi siano chiari riferimenti verso un'Associazione Ambientalista e verso alcuni dei personaggi che ne fanno parte:
 "E' il caso dei soliti noti (3 con la piccola aggiunta del codazzo politico in cerca di occasioni da sfruttare) che, animato da rancori personali, dal risentimento e dalla voglia di vendetta che covano verso tutti a causa della loro emarginazione politica e personale, non perdono occasione per diffondere la sola cosa di cui sono capaci: disinformazione, odio e maldicenza! "
Sicuramente non è rivolto a noi, ma se così fosse comunque non sarebbe stato neanche il caso di rispondere a quello che si legge nel post, visto che la risposta l'hanno già scritta e controfirmata loro stessi da tempo e che ora hanno voluto con questo ennesimo autogol far capire quanto si trovino in difficoltà......
E per dimostrarvelo torniamo indietro nel tempo quando paladino e cavaliere dell’ambiente era Lui, si proprio Lui!  La risposta se la sono già data e la troviamo allegata al verbale di Consiglio Comunale n° 25 del 07/07/2004.







L’avete letta?! Ogni capoverso lascia di stucco per la perfetta somiglianza con quello che sta succedendo a Magliano in questi giorni e fa rabbrividire il fatto che i ruoli sono totalmente cambiati: gli pseudo paladini e cavalieri dell'ambiente di allora oggi sono i destinatari perfetti e indiscussi di ogni frase del suddetto documento, sembra fatto apposta per loro!
Signori miei, come si può? Con che faccia? Con che coscienza? Senza provare vergogna!
Evidentemente le mutazioni genetiche che al nord stanno trasformando i documentati fiori di camomilla, qui da noi trasformano e mutano i cervelli!


Per essere totalmente esaustivi e per farvi vedere con chi abbiamo a che fare vi riportiamo la conclusione del succitato verbale di Consiglio Comunale n° 25 del 07/07/2004.



Per quanto riguarda “la piccola aggiunta del codazzo politico” ci riferiamo anche noi agli stessi, al più grande Partito di Magliano che alle ultime elezioni ha avuto il coraggio di cambiare e rinnovarsi buttando “l’acqua sporca con tutto il bambino” pagando un caro prezzo elettorale, mentre dall’altra parte la nuova Amministrazione, pur di stare al potere, ha fatto accordi con il bambino appena buttato e con chi ha usato il bambino per maneggiare la merda nel nostro paese; infatti l'alchimia è stata quella di mettere insieme gli stessi personaggi negli uffici dirigenziali; se poi ci aggiungi un Sindaco un po distratto e con poca memoria, non si possono che raggiungere  i risultati odierni!
Grazie PD per quello che stai facendo oggi per il biogas, ce lo ricorderemo!



sabato 6 luglio 2013

BIOGAS SCELLERATO


Centrali a biogas e biomasse, 

per i 

medici Isde "inutili e 

dannose"




Si è tenuto già da sabato 24 novembre 2012 l’incontro pubblico “Biogasbiomasse e biodigestori. Scelta ecologica o ecotruffa?“, organizzato a Manziana (Roma) e promosso dai comitati locali impegnati in difesa dell’ambiente e della salute che ha visto una partecipazione numerosissima ed attenta di cittadini e della stampa locale e nazionale.
Numerosi esperti si sono avvicendati nel manifestare il loro “no” a progetti di centrali a biogas, biomasse ed impianti biodigestori, documentando dettagliatamente il loro parere negativo:
"Le centrali a biogas e biomasse sono inutili e dannose per la salute e l’ambiente. Questi impianti vengono costantemente proposti su tutto il territorio nazionale per conseguire, una volta realizzati, importanti incentivi economici. Così sono spacciati per fonti rinnovabili quando in realtà lo sono soltanto formalmente"
ha dichiarato Gianni Tamino, biologo dell’Università di Padova e membro del comitato scientifico dell’Associazione italiana medici per l’ambiente (Isde).
Tamino, nella sua lunga relazione, ha mostrato chiaramente l’inutilità e la dannosità per salute e ambiente di questi impianti che vengono costantemente proposti su tutto il territorio nazionale per conseguire, una volta realizzati, importanti incentivi economici in quanto spacciati per fonti rinnovabili quando in realtà lo sono soltanto formalmente.
Anche Antonella Litta, referente Isde per Viterbo, è sulla stessa lunghezza d’onda:
"Gli interventi degli esperti hanno dimostrato con solidità scientifica l’inutilità e la dannosità per ambiente e la salute delle centrali a biogas a biomasse e dei biodigestori in un territorio in cui non vi è necessità di aumentare la produzione di energia elettrica."
Nello specifico, ha spiegato Litta, il Lazio è al centro del problema: il grave stato d’inquinamento provocato dal più grande polo energetico d’Europa, quello costituito dalle centrali di Civitavecchia e Montalto di Castro (che da 50 anni immettono nell’atmosfera tonnellate di gas e polveri nocive), che causa ingenti danni alla salute pubblica, come evidenziato da numerosi studi epidemiologici.
"Serve una rigorosa e corretta gestione dei rifiuti che se realizzata attraverso la raccolta differenziata, con il ‘porta a porta’, con una reale politica del riuso del riciclo e della riduzione dei rifiuti e soprattutto dei materiali da imballaggio, non avrebbe alcun bisogno della realizzazione di impianti di incenerimento, biodigestione e discariche."                         
sostiene invece Mauro Mocci del Coordinamento dell’Alto Lazio dell’Isde nella relazione “Biodigestori anaerobici alimentati da rifiuti organici – La situazione nel nostro territorio – Le soluzioni alternative“.


BIOGASSICIDA


Ne paese dei...........crucchi!



La Germania è indicata come l'Eldorado del biogas. Il ministro dell'agricoltura lo scorso 27 aprile ha annunciato che si investiranno in coltivazioni da biogas 2 milioni di ettari ma già oggi sono ben 400mila gli ettari destinati ai digestori. La lobby e i piazzisti nostrani del biogas indicano la Germania ad esempio e modello. Ma i germanici andrebbero imitati su altre cose... Sul terreno del biogas la disciplina e la poca flessibilità di quel popolo sta giocanbdo un brutto scherzo. Da noi una innata diffidenza, un certo spirito di contraddizione, la voglia di pensarla diversamente in molti casi ci rovina, in altri ci salva. I bravi tedeschi ci mettono un po' a realizzare che "energia rinnovabile", pulita sulla carta è in realtà una delle peggiori porcherie mai inventate. Ci mettono un po' a mandare a fanculo le organizzazioni ambientaliste ufficiali (forse anche meno peggio delle nostre). Fortunatamente da noi non è così. E se non fosse stato per il nostro spirito indisciplinato e ribelle e persino un po' da bastian contrari ci saremmo accorti chissà quando che il biogas è una follia pericolosa e dannosissima. Quando sarebbe stato tardi.
Negli ambienti dei veterinari che si occupano di fauna selvatica certe morie sono apparse sempre più sospette e si è finito per collegarle alle ipotesi di lavoro del prof. Böhnel . Così a maggio di ques'anno la più importante rivista germanica di fauna, caccia e cinofilia ha dedicato allo scottante problema un'inchiesta (link all'articolo originale)  con il titolo shock: TOD AUS DER BIOGASANLAGE. 



Basta conoscere quattro parole di tedesco per capire: La morte dagli impianti a biogas. Non si nega la preoccupazione per un fenomeno che potrebbe avere conseguenze devastanti per la fauna selvatica e si intervista il prof. Böhnel che ritiene che il caso di botulismo cronico riscontrato in 600 vacche della regione Vogtland in Sassonia (che ha colpito gravemente anche l'allevatore) . Helge Böhnel sostiene che non è un caso isolato e che ci sono migliaia di animali ammalati. Per lui i digestati residui della produzione di biogas ed utilizzate come fertilizzante (bio-fertilizzante!) sono una causa altamente probabile dell'aumento di botulismo. Il professore di Göttingen spiega anche il perché. Le condizioni di temperatura (40°C) dei digestori sono favorevoli alla moltiplicazione dei Clostridi. Nei digestori i Clostridi arrivano per più vie. Se si trattasse di soli liquami i rischgi sarebbero minori. Nei digestori arrivano scarti di macelli (anche in Italia!) persino ovaiole a fine carriera (si vede che è la patria di Liebig!). Ma c'è dell'altro: il mix di biomassa vegetale fresca e materiali organici contaminati da tossine. In primavera quando si raccoglie la segale verde per farne matrice da digestione le macchine operatrici uccidono i piccoli caprioli (che se ne stanno immobili senza fuggire perché quello è il loro istinto di difesa dai predatori). Se sono ammalati contaminano la massa raccolta e poi il digestore. A parte questa via di contaminazione abbiamo già visto che vi sono forti indicazioni circa la maggior pericolosità (per mancato abbattimento dei patogeni) della digestione di un mix di biomasse vegetali e animali che di sole deiezioni animali. Con i digestati (il miglior concime è ammendante che ci sia secondo gli apologeti del biogas!) le spore tornano sul terreno. Sia che contaminino foraggi raccolti e somministrati in mangiatoia o, direttamente,  animali domestici e selvatici al pascolo le spore arrivano nell'intestino, possono germinare e possono produrre tossine. Concludo per ora ricordando che il rischio sanitario del biogas non è legato solo ai clostridi o ad altri batteri patogeni. La  scorsa primavera autorevoli esperti hanno additato il biogas come probabile causa dell'epidemia di Escherichia coli E157:H7 che causò decine di morti. Poi poi la questione delle emissioni che affronteremo più in la.



CORLEONE


“ Siamo rimasti in tre, tre briganti
e tre somari sulla strada longa
longa di Girgenti…….”


Niente di più azzeccato di questa sicula canzone di Modugno per individuare un moribondo paese che tanti oggi cominciano a chiamare CORLEONE, soprannome che non lascia dubbi di sorta, dove scorrazza una triade di loschi e pericolosi individui…….

Pericolosi per chi!?!?

Ma per i poveri impianti a biogas naturalmente, soli e indifesi alla mercè di questi  tre orrendi mercenari!

Leggete e capirete, ma prima andate a leggere l’ultima delle loro lettere pubblicate, uniche cose che sono riusciti a produrre in quattro anni!


Magliano Sabina, 5 luglio 2013 - Uno dei tre briganti risponde:

Non vado mai a leggere il blog della pseudo lista “civica” dallo strano colore  perché se voglio ridere sfoglio la Settimana Enigmistica che di barzellette ne ha di avanzo,  ma incontrando un amico che mi ha detto “hai visto che hanno scritto gli “inteliggentoni” sul loro blog”, ci sono entrato per pura e provocata curiosità. E ne è valsa la pena, perché mi ha fatto decidere che da oggi abbandonerò la Settimana Enigmistica che ha un suo costo, per ridere molto di più gratuitamente!
Premesso ciò vorrei sottolineare che oltre ad essere dichiarazioni ridanciane, rispecchiano esattamente il personaggio individuato per rappresentarli e che li conduce: Pinocchio! E nel loro mondo di Collodi vanno cianciando affermazioni che non hanno ne capo ne coda come ipotetiche vendette per essere stati allontanati dalla politica: ma meno male! Non si rendono conto del grande favore che ci hanno fatto a non farci partecipare al vergognoso squallore di questi inutili e dannosi quattro anni! Altro che vendetta, un bacio gli darei!
Per quanto riguarda odi e rancori noi siamo tutt’altro! Di odio e rancore ne è intrisa questa loro lettera dettata dalla rabbia di vedersi ostacolare nel loro inquinante e ingiustificato progetto che non gli è stato imposto ma che sono andati a cercare. Dirò dell’altro: visto che come al solito non ci danno ancora gli atti che abbiamo richiesto, anzi, continuano a perdere tempo malgrado sia scaduto quello legale previsto per la consegna, mi viene da pensare che ci sia qualcos’altro sotto! Altrimenti perché non darceli!? Ma soprattutto, perché non hanno avvisato la cittadinanza com’era moralmente loro dovere!?
Solo in alcune loro dichiarazioni dicono il vero: infatti siamo un gruppo di Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco in Congedo legalmente riconosciuti (Pompieri sono loro con le loro   amichette, ndr.), siamo Ispettori Ecologici della Regione Lazio nominati con decreto regionale, siamo e ce ne vantiamo paladini e cavalieri dell’Ambiente. Non siamo assolutamente Guardie Ambientali, non ce ne vogliano gli interessati ma non lo siamo.
Ma queste sono cose che non mi interessano, ma andavano pur dette ad onor del vero, quello che a me interessa è combattere per ostacolare la realizzazione di questi impianti che sono dannosi per tutti noi!
Vi sono pagine e pagine informative, illustri professori, studi scientifici ed altro che parlano dei numerosi pericoli a cui siamo sottoposti come persone e come ambiente in cui viviamo coabitando, anche a grosse distanze, con queste attività che vogliono far passare come panacea per la comunità, ma in realtà la comunità non ne trae assolutamente nulla.
Anzi, qualcosa ne potrà trarre: grossi problemi alla salute, alla vivibilità, e un notevole deprezzamento dei loro beni!
Vi siete mai chiesti il perché di questo enorme, continuo e compatto difendere questo progetto ad oltranza? Ho letto da qualche parte su fb di cifre che sarebbero state elargite e di altre che sarebbero state promesse, ma non ci voglio credere, altrimenti sarebbe uno speculare sulla pelle degli altri, cosa che ci farebbe veramente vergognare al confronto di paesi VERAMENTE virtuosi! Controllerò la veridicità di tali notizie.
A sostegno di quanto sopra detto vi voglio portare un piccolo ma eloquente esempio: le foto che seguono (e che già vi sono state proposte altrove) sono state scattate in terreni di San Pietro in Casale (BO) nei quali viene abitualmente sparso il digestato delle centrali a biogas!






Inquietante!
Signori, non vorrei allarmarvi, ma questa è mutazione transgenica! In poche parole al pari degli OGM (organismi geneticamente modificati) proposti e commercializzati da grosse multinazionali, ma che fortunatamente stanno vietando man mano in tutto il mondo.
E l’uomo, noi, voi, tutti, che conseguenze ne potrebbero avere!!?
Presto ve lo verranno a dire illustri oratori che vi spiegheranno anche tutti gli altri inconvenienti, a scapito della vivibilità e della salute, che si presenteranno a seguito dell’attività di un impianto a biogas.
Non sono riusciti a mantenere un grande Ospedale come il Marini, non sono riusciti a regalare una agognata piscina ai nostri bambini (anche quella nel programma!), non riescono a far quadrare i conti e più in la vi parleremo dei deficit, ci tolgono l’acqua per mandarla a chi non la paga, cioè non l’acqua ma l’arsenico……ma l’impianto a biogas Si! Perché? Nell’assemblea del 19 giugno non è che si è capito molto bene dal farfugliare dell’oratore chiaramente in difficoltà!
Comunque cari Maglianesi, al di la e al di sopra di sterili polemiche, che spero non ne abbiate colte in questo mio scritto, vorrei fare un’ultima ovvia e conclusiva considerazione: leggendo ciò che scrivono su un blog che è la voce e il braccio della classe dirigente del mio Paese, di coloro che “dovrebbero” tutelarmi, beh, sinceramente, mi viene la pelle d’oca!!!!
Un caro saluto a tutti da, senza nascondermi, Lorenzo Ballanti.