giovedì 31 marzo 2011

A PROPOSITO DI DISINTERESSE.



Attenzione verso i problemi dei cittadini e del territorio....

Via di Santa Croce (così almeno recita una freccia indicatrice artigianale); se la percorrete in discesa uscendo da Magliano vi imbattete subito in una annosa frana. Annosa perchè é li da più di un anno, dall'inverno precedente a quello appena passato.




In tutto questo tempo hanno solo tolto la terra franata e la strada, visibilmente ridotta e a rischio, non permette ai grossi e pesanti mezzi di transitare. Risultato: i cittadini che abitano oltre la frana non possono essere approvvigionati di gasolio e di quant'altro abbisogna di grossi mezzi di trasporto. Da tempo questi ultimi vengono continuamente rassicurati che si procederà alla costruzione di un muro di sostegno (per il quale sarebbero già arrivati i soldi), ma a tutt'oggi la frana rimane insieme a tutti i disagi che comporta.

Quanto tempo si dovrà ancora aspettare, si chiedono gli abitanti disagiati?

Speriamo si sbrighino, altrimenti con le piante tagliate in questo modo, presto verrà giù il resto della strada!








Proseguendo per la stessa strada si arriva, dopo un paio di curve, al "bottino" dell'acqua che alimenta parte o tutto (non sappiamo) la rete idrica cittadina.

Pensiamo sia molto tempo che non vi si reca più nessuno, per non accorgersi che sul muro del serbatoio si è aperta una piccola falla da dove fuoriesce acqua.






Sicuramente, col tempo, quella parte di parete, se non si interverrà subito cederà, perchè come tutti sanno l'acqua una piccola fessura la fa diventare sempre più grande.




Se poi il tornare indietro a piedi non vi spaventa (altrimenti vi consigliamo di andare con una macchina piccola e leggera) potete continuare il cammino fino ad arrivare ad una delle ultime curve dove, evidentemente, vi è (o vi era) una officina di gommista: peccato che i pneumatici vecchi li ha lasciati lì!





Ma come si fa ad essere così criminali verso l'ambiente e così ciechi coloro che sono preposti alla sua gestione e tutela!



lunedì 28 marzo 2011

DISINTERESSE.....



.....al quale ci stiamo abituando!

Via Cavour, dalla banca vecchia alla piazza, tratto risistemato con nuovo manto a lastroni nell'estate scorsa. Lavoro, come si diceva un tempo nei contratti (ora non sappiamo), a "regola d'arte". Si proprio a regola d'arte, guardate un pò:
Al passaggio delle macchine si sentono grossi colpi delle lastre che, divelte, sbattono sul fondo, e altre stanno facendo la stessa fine. Probabilmente, a lungo andare, si spezzeranno pure. Non bastavano i tombini a far sobbalzare in continuazione gli abitanti della via (anche questi messi ad "opera d'arte"). Questo è solo e sempre disinteresse verso i beni pubblici, e non ci venissero a raccontare che mancano i soldi, perchè un buon padre di famiglia prenderebbe per le orecchie la ditta responsabile dei lavori e gli direbbe: signori miei, sono sei/otto mesi che avete fatto i lavori, provvedete! Ma questa è fantascienza!

venerdì 25 marzo 2011

giovedì 24 marzo 2011

BOSCO DI FOGLIA

Senza parole.....






















VIII COMANDAMENTO

Ad onor di verita'...

Al consiglio comunale di ieri, 23 marzo 2011, ci è sembrato di sentire, riguardo ad un impianto fotovoltaico in programma, che Magliano è il primo e unico paese della Sabina che sta realizzando questo tipo di progetto. E ci è sembrato di sentirlo da autorevole voce.
Come al solito bugie, fumo negli occhi, menzogne ai cittadini per cercare disperatamente di fare quella bella figura che non riescono a fare.
Guardate cosa c'è, da tempo, a Cantalupo, paese dove fanno i fatti e non chiacchiere:



Impianti sulle scuole di Cantalupo




Impianto a ridosso di Cantalupo








mercoledì 23 marzo 2011

ANCORA FIGURACCE




Che cosa disse il bue all'asino...??

Il giorno 22 settembre 2010 publicammo un post dal titolo "Aridità...nel cuore" nel quale constatavamo che la pianta di olivo, messa a dimora al centro della rotonda all'inizio di Via Roma, per incompetenza e incuria, si era seccata.



Un commentatore, giustamente, paragonò l'immagine della pianta seccata all'attività della nostra amministrazione. Un'altro leggete cosa scrisse:



potatore di ulivi ha detto...
In questa situazione come in altre, dimostrate solo di far demagogia e non capire niente. E' normale che un ulivo trapiantato, per riprendere, abbandoni il nutrimento ai rami per salvaguardare la pianta. Informatevi, a meno che le cazzate non siano la sola vostra ragione di vita.


Ebbene, in realtà, come dicevamo noi, l'olivo era secco.
Poco tempo fa, all'alba, perchè probabilmente si vergognavano, sono stati visti togliere l'olivo e al suo posto ne è spuntato un altro ben rigoglioso (per il momento!).









Dalle foto potete ben vedere che la pianta non è più la stessa.



Al "potatore di olivi", che fece quel commento da grande esperto, vorremmo dire che la prossima volta farebbe bene a tenere la bocca chiusa, "a meno che le cazzate non siano la sola sua ragione di vita", almeno eviterebbe di rifare la figura del cretino, che non capisce niente. Cretino!


Perchè un olivo costa! E due costano il doppio!!

martedì 22 marzo 2011

COSE DA 2011 !

Però abbiamo la fontana arcobaleno...


Questa è la strada dei Pietrini, che scende dalla provinciale Sabina a fianco della Chiesa degli Angeli. Una marea d'acqua scende tranquillamente a valle e si perde nei terreni. Eppure ovunque e in continuazione si parla di emergenza acqua. Eppure oltre 15 famiglie sono private dell'acqua "potabile", e noi la sprechiamo!
Ma non solo acqua, guardate qui appresso:







Buche, buche larghe e profonde, che insidiano i numerosi abitanti della zona costretti a percorsi di guerra con le loro auto. Speriamo che almeno facciano denuncia di responsabilità per il risarcimento di eventuali e probabili danni. Crediamo che oltre ai danni materiali si possano chiedere anche quelli morali, perchè costretti a vivere il questo pericoloso, deprimente ed indecoroso ambiente.
Mandate qualcuno a sanare questa vergognosa situazione, ma con tutta quell'acqua mandatecelo ben attrezzato:



domenica 20 marzo 2011

ATOMO IN LIBERTA'

Emergenza atomica dal Giappone

Il premier tranquillizza: "Ma quale emergenza atomica! Vi spiego con ottimismo come risolveremo tutto."



Con la bozza Butti gli impianti funzioneranno a targhe alterne dimezzando i rischi. Inviato ai capicentrale il Protocollo segreto Ruby: "In caso di fusione, fai la pazza, parla di fughe, poi smentisci sostenendo che sei stato travisato, alla fine dì che la centrale era maggiorenne". Bertolaso eroico: "Spegnerò il reattore 4!" (ma si perde in una sala massaggi di Tokio). Omaggio delle Olgettina-girl: "Faremo il Bunga bunga vestite da pompiere".

Tratto e manipolato liberamente da "Il Fatto Quotidiano".

sabato 19 marzo 2011

ATOMO KILLER



Notizie da:




Due giapponesi sopravvissuti allo sgancio delle bombe atomiche di Nagasaki e Hiroshima, in piazza con i Verdi a Roma per dire no all’atomo. «Ero in fabbrica quando fu sganciata la bomba», ricorda uno dei superstiti. «Poi ho visto le persone cambiare forma. Tutto ciò non deve più succedere». Lo striscione recita «Nucleare, no grazie!». Tutto intorno al Pantheon decine di manifestanti indossano tute bianche e mascherine. Un sit-in per denunciare i rischi del nucleare, contro le scelte del governo Berlusconi in tema di energia. Anche alla luce di quanto sta accadendo in Giappone. I cartelli mostrano i luoghi in cui l’esecutivo vuole costruire le nuove centrali nucleari e una mappa della pericolosità sismica dell’Italia. Un binomio che porta il presidente dei Verdi Angelo Bonelli ad accusare il governo di «atteggiamento irresponsabile». La lezione del Giappone è che «nessuna tecnologia è perfetta e un incidente è sempre possibile». Per il commissario europeo all’Energia, Gunther Oettinger, «la crisi nucleare giapponese ha cambiato il mondo», al punto che l’Ue deve pensare all’eventualità di una «opzione zero per il nucleare». Parole mai pronunciate prima da Bruxelles. Il copresidente dei Verdi europei Daniel Cohn-Bendit è convinto che «non ci saranno centrali in Italia, perché nessuna regione le vuole». Tanto che Legambiente ha scritto una lettera ai presidenti di Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna, invitandoli a fare fronte comune per unire le proprie «contrarietà e perplessità tecniche sulla disponibilità del loro territorio ad ospitare centrali nucleari». Anche alla Camera ieri si è parlato di atomo. Due mozioni a risposta immediata della sinistra sull’uso delle fonti rinnovabili sono diventate l’occasione per chiedere di nuovo al governo un passo indietro sul nucleare. E almeno stavolta sembra davvero unita. «Germania, Svizzera e Lituania hanno avviato una riflessione sul nucleare, il mondo cerca fonti alternative, mentre in Italia c’è proprio bisogno di ricorrere a questa tecnologia distruttiva per l’uomo e pericolosa per la salute e l’ambiente?», ha chiesto al governo il leader dell’Idv Antonio Di Pietro. Sulla stessa linea anche il Pd. «Eravamo contro la scelta nucleare già prima dell’incidente di Fukushima perché la riteniamo sbagliata per il Paese, vecchia e costosa, e ora volete approvare una norma per collocare le centrali sul territorio anche contro il parere di Regione, Comune e popolazioni locali», denuncia Ermete Realacci, responsabile green economy del Pd. «L’Italia non modifica il proprio programma nucleare», risponde senza giri di parole la Prestigiacomo. «La questione energetica e i problemi connessi sono globali e solo in Europa sono attive 150 centrali», taglia corto la titolare dell’Ambiente. «Ma la Germania ne chiuderà 7 e punta per il 2050 a coprire l’80 per cento del fabbisogno energetico con le rinnovabili, alle quali voi avete tagliato gli incentivi mettendo sul lastrico migliaia di imprese», controbatte il capogruppo del Pd alla Camera Dario Franceschini. Che poi attacca: «Non avete il coraggio di dire che sul nucleare avete sbagliato». Il monito delle opposizioni è chiaro: «Fermatevi perché se non lo fate voi tra 3 mesi la parola tornerà agli italiani che sceglieranno di salvare il Paese, loro stessi e il proprio futuro», riferendosi al referendum sul nucleare del 12 giugno.

mercoledì 16 marzo 2011

IN CHE MANI SIAMO FINITI!

Se solo lo avesse immaginato.....







SENZA PAROLE.....



.....anche se qualche "parola" ci vorrebbe!!!


Foto della serie:

"Per cercare di fare qualche figuraccia in meno"!

SORPRESA!

Notoriamente l'acqua della pioggia favorisce l'uscita di funghi e, specialmente in questo periodo, di asparagi; ma non solo, anche di manifesti! Infatti, dopo una notte molto piovosa, abbiamo trovato vari manifesti in giro per Magliano
Eccovene uno.