lunedì 30 dicembre 2013

E IO PAGO! ( GRANDE TOTO')


Dal Corriere di Rieti del 29 dicembre 2013


Ci siamo!
E’ l’ora!
E’ l’ora di rimettere in gioco la ricorrente e immortale esca procacciatrice di voti!
A sei mesi dalle elezioni amministrative locali “riciccia” come l’Araba Fenice l’ex Convento delle Grazie!
E’ sempre lui, ex convento; ex ostello inaugurato all’inizio degli anni ’90 e mai funzionante ( da dove sono poi sparite tutte le suppellettili); ex gestione di privati non paganti (pagati per farli andare via); ex scuola alberghiera melilliana (con cataste di domande d’assunzione da presa in giro); ex albergo a 5 stelle (5 stalle forse intendevano); ex scuola solare mediterranea; ex predestinato per discutere e organizzare il cohousing (ignoranti, non sapete cos’è il cohousing!); ex bersaglio di varie eurosole (da sola = fregatura), e chissà cosa si inventeranno in futuro!! Il tutto condito dai miasmi del puzzolente sottostante mattatoio, unico in Italia all’interno di un centro storico!
E intanto sono passati vent’anni, o poco più, sono stati spesi una barca di soldi per ognuna di queste egregie idee, senza ottenere alcun risultato, senza alcun ritorno per la comunità.
E si continua a farlo!

200.000,00 e passa euro per ritornare al fallimentare ostello di venti anni fa! A Magliano non serve nessun ostello! A Magliano serve qualcuno che lo faccia uscire dal coma nel quale è stato volontariamente e responsabilmente trascinato da queste menate elettorali!

mercoledì 18 dicembre 2013

venerdì 13 dicembre 2013

A DOMANDE....RISPOSTE (FORSE!).





MAGLIANO SABINA, MASAN, TERRA DEI FUOCHI,  SCHIAVONE, ECOSERVICE.


La Masan, dedita ad attività illecite sul ciclo dei rifiuti in accordo con il clan di Schiavone, ha trasportato con 105 viaggi di camion con rimorchio rifiuti tossici in Campania, in zone denominate oggi Terra dei Fuochi.



Dalle dichiarazioni di Schiavone vari personaggi erano collegati a questa attività:




Ma tutti questi personaggi da cosa erano attirati a Magliano?


Come mai la Provincia di Rieti e il Comune di Magliano Sabina spendevano i nostri soldi per sponsorizzare attività come quelle della Masan?



E’ la stessa Masan che, autorizzata da Provincia e Comune, depositava pericolosissimi rifiuti tossici nell’impianto di “compostaggio” di Magliano, intitolato poi nel blitz delle forze dell’ordine “Agricoltura Biologica”, proprio perché tale compost altamente tossico veniva sparso nelle aziende che producevano prodotti biologici.
Come mai è stata fatta decadere la costituzione di parte civile al processo contro la Masan? Non si è capito bene se per colpa della precedente amministrazione o dell’attuale, ma rimane il fatto dei grossi danni materiali e morali subiti dai cittadini!




Come mai nella fase di caratterizzazione del sito ex Masan il Comune ha affidato con una procedura negoziata l’incarico alla Soc. Ecoservice anch’essa risultata implicata in attività illecite sui rifiuti a seguito della “Operazione Ragnatela”?


Come mai lo stesso sindaco, una volta scoppiato il nuovo scandalo, ci tiene a sottolineare sui giornali che “ora non mi fido più”?



Visto che nell’operazione di caratterizzazione del sito sono stati spesi soldi regionali, per cui per il D.L. 3 aprile 2006 Testo Ambiente, quel sito dovrebbe risultare proprietà dei contribuenti, come mai i cittadini non ne vengono informati e il proprietario lo mette in affitto e vendita?


Come mai dopo le varie richieste al Comune di Magliano Sabina dell’Arpa Lazio sull’opportunità di un incontro per approfondire i risultati emersi dalle analisi e valutare le azioni da intraprendere per completare la messa in sicurezza del sito ad oggi non si ha risposta, e non si sono svuotate le vasche di raccolta del percolato oramai strapiene e probabile causa di ulteriore inquinamento?

Che fine ha fatto l’Ecoservice?

E la Cogne?

Come mai non vengono informati i cittadini di tutto ciò e di tante altre situazioni analoghe vista la tanto decantata trasparenza?


Associazione La Sabina Territorio e Ambiente



venerdì 6 dicembre 2013

CONDIVISIONE


Favolosa da Striscia Magliano: impossibile non condividere!


domenica 1 dicembre 2013

IL PD E LA CORRETTEZZA!


Il PD continua sulla strada del positivo cambiamento


martedì 20 agosto 2013

GRANDE TITOLO PER UN GRANDE MANIFESTO


Favoloso manifesto del PD locale (lontano dalle disastrose agevolazioni al biogas del pd nazionale) che, attraverso sacrosante verità che tutta la popolazione di Magliano Sabina ha potuto constatare, sbugiarda e condanna la omertosa e insalubre politica amministrativa del nostro paese.

Un serio manifesto di un serio partito locale, incisivo, veritiero, educato e privo delle stupide frasi da locandina di teatrino che abbiamo letto nei giorni scorsi su un ennesimo flop (i nostri "complimenti" all'arguto estensore!), a dimostrazione del radicale cambiamento avvenuto 4 anni fa e che da tempo sta dando frutti positivi. Bravi, e ancora grazie per il vostro impegno contro l'impianto a biogas voluto da chi sappiamo tutti; molta gente ve ne è grata!


domenica 18 agosto 2013

E' SOLO QUESTIONE DI "C"



LA  cULTURA A MAGLIANO 



ieri


 oggi



Eppure la Memoria Urbana è parte importante della storia del nostro territorio, legata al Tevere che fu economicamente e strategicamente determinante, in tutte le epoche, nella vita sociale di Magliano Sabina.
Ne vogliamo ricordare la storia


Sisto V (papa dal 1585 al 1590) stabilì di edificare un ponte a nord di Roma per favorire i commerci ti un’area decisamente strategica dal punto di vista economico e politico. L’impresa fu affidata a Domenico Fontana, architetto “di grido” dell’epoca, sicuramente dotato di uno sviluppato senso estetico, ma non di altrettanta perizia ingegneristica. Il punto prescelto per costruire il ponte (a Magliano Sabina, 64 km da Roma, non lontano da Otricoli e dal castello di Borghetto) non era certo dei migliori, ma funzionava ad una folle idea avuta dal progettista: costruire il ponte all’asciutto e quindi scavare un nuovo letto al fiume per “costringerlo” a passarci sotto abbandonando il vecchio alveo. Sin da subito sorsero diverse difficoltà tecniche ed alla fine il Fontana venne anche coinvolto in una storia di basse speculazioni. Un “Avviso a Roma” del 13 maggio 1592 recitava: “Se riveggono li conti al cav. Fontana di fabbriche e strutture che si pretende siano state mal fatte di materie vili et di poco utile, et spesa per avanzare”. In pratica il Fontana utilizzò materiali di scarsa qualità facendoli pagare per buoni e intascando la differenza (vi ricorda qualcosa di odierno, ndr). Fatto sta che l’architetto si rifugiò a Napoli (da dove invio diverse lettere alla Camera Apostolica cercando  di giustificare il proprio operato e difendendo il proprio progetto) ed il completamento del ponte fu affidato ad altri. Morto nel frattempo Sisto V, l’inaugurazione fu presieduta ,nel 1603, dal successore Clemente VIII. Le spese per realizzare l’opera furono ingenti (76.635 scudi, una fortuna), ma niente in confronto a quanto fu necessario investire per costringere il Tevere riottoso a passare sotto quel ponte costruito apposta per lui! Nell’arco di 76 anni si spesero ben 195.065 scudi! Il fiume, infatti, ad ogni piena invernale continuava ad abbandonare  il percorso artificiale per tornarsene in quello naturale: all’arrivo della primavera, quindi, gruppi di scavatori dovevano ricreare l’alveo sotto il ponte per farvi passare l’acqua… Ma alla fine l’uomo l’ebbe vinta: con imponenti lavori e 40.000 scudi spesi, il papa Urbano VIII riuscì nell’impresa di creare un argine definitivo. Tale fu la soddisfazione che il pontefice fece realizzare un colossale cippo marmoreo, chiamato “la Memoria Urbana”, che ancora oggi si può ammirare (abbandonato a se stesso ed in continua rovina) al km 65 della via Flaminia (quasi all’altezza del bivio per Magliano). Ornata di api e sole nascente  (emblema dei Barberini, famiglia a cui apparteneva il papa (*)), l’epigrafe, tradotta dal latino, dice più o meno così: “Urbano VIII, con un nuovo scavo, con argini e palizzate di legno, il Tevere che, allagata la Flaminia se ne tornava nel letto antico, ha saputo costringere verso il ponte sotto il quale non voleva passare”! Purtroppo durante la Seconda Guerra Mondiale il ponte venne completamente distrutto: quello attuale risale agli anni ’50 e conserva dell’antico monumento solo alcuni stemmi murati sulla spalletta di sinistra. 
(*) Lo stemma Barberini (api e sole nascente) in marmo era collocato nella parte superiore del monumento; asportato da ignoti ladri e recuperato è oggi conservato nel Museo Civico Archeologico di Magliano Sabina.


sabato 10 agosto 2013

PRO DEMOCRAZIA



Visto che dall’alto della loro gigantesca forma di regime autoritario, oligarchico e repressivo che usano nella conduzione della cosa pubblica non ti permettono di commentare sul loro teatrino online, per poter dire tutte le "boiate" che vogliono senza essere minimamente smentiti, ecco che noi, unico blog libero e democratico rimasto, pubblichiamo questa sorta di "spresempio", generato dalla paura che hanno per le imminenti elezioni amministrative.
In questo modo tutti potete liberamente commentare come Democrazia e Trasparenza vogliono, e non solo loro e i relativi "lecchini"!



venerdì 2 agosto 2013

IL SACRO E IL PROFANO


Scicli,
ridente cittadina del ragusano dove circolano due figure notoriamente incompatibili fra loro: il diavolo e l'acqua santa!
Il diavolo è sempre quello, colui che abbiamo imparato a conoscere anche qui da noi, tentatore e maligno, che lascia continuamente dietro di lui odore di gas (ah, ah, ah, ah, ah!)
L'altro, l'acqua santa, è quello che lo combatte sempre e fa cose buone. Guardate cosa ti ha combinato nella stupenda Chiesa barocca di Santa Maria La Nova di Scicli!

 Santa Maria La Nova di Scicli


 Il manifesto dell'evento


 I lavori di allestimento e restauro





E pensare che l'acqua santa è uno dei "3 sfigati" maglianesi: pensate cosa sono allora quelli che stanno tutto il giorno davanti al noto bar!



sabato 27 luglio 2013

OGNUNO HA I SUOI CONSIGLIERI!



LE BELLE E BUONE NOTIZIE


In un bar qualche giorno fa ho sentito da un autorevole personaggio: "...nessun impedimento. Tra qualche giorno iniziano i lavori..."


domenica 21 luglio 2013

CONFERENZA NO BIOGAS




Partecipata conferenza No biogas a Magliano Sabina (Rieti)

Otricoli (Umbria) e Magliano Sabina (Lazio) unite contro la biogas al confine comunale e regionale


Sabato 20 sera nella piazza di Magliano Sabina si è svolta la conferenza No Biogas organizzata dal comitato di Magliano Sabina (Rieti) e Otricoli (Terni). Il comitato "transfrontaliero" unisce le forze di due comuni al cui confine dovrebbe sorgere una centrale a biogas da 0,6 MW. Il comune di Otricoli ha manifestato la sua contrarietà (l'impianto è più vicino ad Otricoli che a Magliano) ma non è stato stato coinvolto nel procedimento; quello di Magliano ha concesso l'autorizzazione e l'ha difesa a spada tratta in consiglio comunale attaccando opposizione e comitato. 
Dopo l'estendersi della mobilitazione, però, il sindaco Graziani appare ora più possibilista. E lo sarà ancor di più dopo che ieri sera gli avranno riferito del successo della serata No biogas nella piazza davanti alla casa comunale. Nel corso della serata il Prof. Michele Corti, presidente del coordinamento nazionale Terre Nostre dei comitati no biogas e docente di zootecnia all'Università di Milano e la Dott.sa Rita Emili, maglianese e oncologa presso l'Istituto di Oncologia della Svizzera Italiana hanno illustrato i rischi per l'ambiente e la salute degli impianti a biogas. 

 

E' stato fatto presente che la centrale che si vorrebbe realizzare a Magliano sorge sul confine con Otricoli dove scorre l'Aia d Otricoli, un torrentello che si getta dopo pochi centinaia di metri nel Tevere. Da qui i rischi di inquinamento del fiume. 

L'ingresso dell'area dove dovrebbe sorgere la centrale. 
La cortina arborea in fondo al capo corrisponde con la riva del Tevere



 Una casa dal limite dell'area dove dovrebbe sorgere la biogas


La centrale dovrebbe inoltre sorgere a ridotta distanza da abitazioni (anche meno di 200 m) e le correnti d'aria che spirano lungo la valle potrebbero facilmente depositare gli inquinanti sulle colline di Magliano dove vi sono diversi agriturismi, case vacanze, uliveti e vigneti. La dott.ssa Emili, figlia di agricoltori locali, ha ricordato a questo proposito come l'olio della Sabina incontri grande favore all'estero e si possa trovare anche a New York a prezzi elevati. In più a breve distanza dalla centrale, sul comune di Otricoli sorge un'area archeologica importate per i reperti di Otriculum, centro alleato di Roma sin da tempi etruschi e collocato in posizione strategica a controllo della valle del Tevere. 
Le relazioni sono state seguite con grande attenzione dai numerosi maglianesi presenti. Non è mancata una contestazione da parte dell' "imprenditore" proponente dal centrale (residente nella vicina Civita Castellana ma coinvolto in società di "rinnovabili" in diverse regioni). La contestazione, accolta con disappunto dal pubblico, ha forse contribuito a rafforzare la convinzione dei più circa il carattere puramente speculativo dell'opera non suscettibile di portare alcun vantaggio alle comunità locali ma foriera di rischi e impatti negativi certi.
La sensibilità dei maglianesi al tema del biogas (forse sottovalutata dal sindaco) si spiega con le infauste esperienze pregresse di smaltimento illecito di rifiuti pericolosi . Ed è singolare che l'attuale sindaco che considera (forse ancora per poco) il biogas un'energia pulita e rinnovabile abbia conquistato la carica anche in forza del ruolo svolto contro la realizzazione di una discarica nel territorio comunale.


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L'Aia di Otricoli

L'Aia è al momento un rigagnolo ma in grado di incanalare direttamente nel Tevere eventuali sversamenti. I liquami potrebbero raggiungere il corso d'acqua sia per ruscellamento dal soprastante terrapieno sia per infiltrazione attraverso lo 
strato di terra di riporto

sabato 20 luglio 2013

COMPLIMENTI


Stavolta Striscia ha superato Terra!



lunedì 8 luglio 2013

POVERO TEVERE!


Liquido nero dalla centrale biogas.


Allarme inquinamento a Loro 


Piceno.


Un guardiacaccia ha notato la sostanza nerastra in un pozzetto. Moria di pesci lungo il torrente. I risultati delle analisi dell'Arpam disponibili tra qualche giorno. Il comitato: "Accerteremo le responsabilità"


Grande preoccupazione e mobilitazione di autorità e componenti del comitato contro il biogas a Loro Piceno. Un guardiacaccia ha notato in un pozzetto rotto, in prossimità della centrale a biogas, sorta all’ingresso del paese, lo sversamento di un liquido nerastro. Dal pozzetto il liquido viene immesso direttamente in un affluente del torrente Fiastra. L’uomo ha subito chiesto l’intervento delle autorità competenti e sul posto sono intervenuti gli agenti del Corpo Forestale dello Stato, della Polizia provinciale e gli uomini dell’Arpam


Nel corso del sopralluogo sono stati fatti i necessari prelievi sia a ridosso dell’azienda, sia lungo il torrente per accertare la natura del liquido.
“Si tratta di materiale organico liquido verosimilmente proveniente da allevamenti di zootecnia e/0 biomasse – ha detto il direttore dell’Arpam Gianni Corvatta avvisato direttamente da un privato cittadino che aveva notato la schiuma nel fiume –  i risultati delle analisi saranno disponibili tra qualche giorno”.  L’azienda da cui proviene lo sversamento ha spiegato l’avaria con il malfunzionamento di alcune pompe, di conseguenza il liquido destinato all’apparato per la produzione del biogas è fuoriuscito. 
Dopo poche ore sono stati ben visibili i primi effetti dello sversamento con il fiume in stato di anossia e una moria di pesci come nelle immagini che la documentano


Martedì scorso il Comune di Loro Piceno, con tecnici Arpam aveva effettuato dei sopralluoghi. Il sindaco Daniele Piatti appena raggiunto dalla notizia si è dichiarato sorpreso di come sia potuto accadere un fatto simile in un impianto nuovissimo: “qualcuno ci deve delle spiegazioni”. Nel pomeriggio si incontrerà con l’ufficio tecnico per approfondimenti. I componenti del Comitato, in attesa di conoscere l’esito delle analisi, chiedono chiarezza: 
«Non resteremo di certo a guardare. Abbiamo già chiesto al Comune di rendere pubblici i risultati dei sopralluoghi fatti nei giorni scorsi e di poterli confrontare con quelli di oggi. Chiediamo che vengano accertate tutte le responsabilità».



DA NOI, DOVE IMPERANO GRANDI COSCIENZE E FAVOLOSE INTELLIGENZE, VOGLIONO FARLO IN PROSSIMITA' DI ABITAZIONI E DELLE RIVE DEL TEVERE

domenica 7 luglio 2013

GIUDICATE VOI!


MUTAZIONI GENETICHE SULL'UOMO?


Oggi vogliamo farvi rimanere a bocca aperta nel constatare come sia facile ed opportunistico predicare bene per raggiungere i propri scopi (1.600 voti ca.) e altrettanto facile razzolare male per altrettanti propri scopi.
Ci sembra che tra le righe di un post presente in questi giorni sul blog di "Magliano Insieme" usato come braccio armato dall'amministrazione comunale presieduta dalla lista civica " Insieme per Magliano", vi siano chiari riferimenti verso un'Associazione Ambientalista e verso alcuni dei personaggi che ne fanno parte:
 "E' il caso dei soliti noti (3 con la piccola aggiunta del codazzo politico in cerca di occasioni da sfruttare) che, animato da rancori personali, dal risentimento e dalla voglia di vendetta che covano verso tutti a causa della loro emarginazione politica e personale, non perdono occasione per diffondere la sola cosa di cui sono capaci: disinformazione, odio e maldicenza! "
Sicuramente non è rivolto a noi, ma se così fosse comunque non sarebbe stato neanche il caso di rispondere a quello che si legge nel post, visto che la risposta l'hanno già scritta e controfirmata loro stessi da tempo e che ora hanno voluto con questo ennesimo autogol far capire quanto si trovino in difficoltà......
E per dimostrarvelo torniamo indietro nel tempo quando paladino e cavaliere dell’ambiente era Lui, si proprio Lui!  La risposta se la sono già data e la troviamo allegata al verbale di Consiglio Comunale n° 25 del 07/07/2004.







L’avete letta?! Ogni capoverso lascia di stucco per la perfetta somiglianza con quello che sta succedendo a Magliano in questi giorni e fa rabbrividire il fatto che i ruoli sono totalmente cambiati: gli pseudo paladini e cavalieri dell'ambiente di allora oggi sono i destinatari perfetti e indiscussi di ogni frase del suddetto documento, sembra fatto apposta per loro!
Signori miei, come si può? Con che faccia? Con che coscienza? Senza provare vergogna!
Evidentemente le mutazioni genetiche che al nord stanno trasformando i documentati fiori di camomilla, qui da noi trasformano e mutano i cervelli!


Per essere totalmente esaustivi e per farvi vedere con chi abbiamo a che fare vi riportiamo la conclusione del succitato verbale di Consiglio Comunale n° 25 del 07/07/2004.



Per quanto riguarda “la piccola aggiunta del codazzo politico” ci riferiamo anche noi agli stessi, al più grande Partito di Magliano che alle ultime elezioni ha avuto il coraggio di cambiare e rinnovarsi buttando “l’acqua sporca con tutto il bambino” pagando un caro prezzo elettorale, mentre dall’altra parte la nuova Amministrazione, pur di stare al potere, ha fatto accordi con il bambino appena buttato e con chi ha usato il bambino per maneggiare la merda nel nostro paese; infatti l'alchimia è stata quella di mettere insieme gli stessi personaggi negli uffici dirigenziali; se poi ci aggiungi un Sindaco un po distratto e con poca memoria, non si possono che raggiungere  i risultati odierni!
Grazie PD per quello che stai facendo oggi per il biogas, ce lo ricorderemo!