lunedì 5 dicembre 2011

UNA SCELTA OPPOSTA A QUELLA EUROPEA




Drastica marcia indietro sugli incentivi alle ristrutturazioni energetiche: passano dal 55% al 36%.

La manovra Monti all’esame del Parlamento porta con sé l'ennesima sorpresa per quanti hanno potuto usufruire, fino al 2011, del cosiddetto ‘Ecobonus’, ovvero le detrazioni fiscali (pari a uno sconto dell’IRPEF pari al 55%) sulle ristrutturazioni che aumentano l’efficienza e il risparmio energetico di un edificio, abbassate dal nuovo esecutivo al 36%. Introdotto per la prima volta nel 2007, l’Ecobonus era stato prorogato, dopo veementi proteste da parte di associazioni ambientaliste e settore delle rinnovabili, nella legge di Stabilità del precedente governo per tutta la durata del 2011: gli interventi di riqualificazione energetica, isolamento termico, installazione di pannelli solari, sostituzione di impianti di climatizzazione invernale erano detraibili, per tutti i proprietari di immobili (imprese o privati) attraverso la dichiarazione dei redditi. A partire dall’anno successivo e per dieci anni il 55% delle spese sostenute poteva essere detratto attraverso rate di uguale importo.
Uno fra i pochi interventi virtuosi nel settore, gli Ecobonus hanno permesso finora di creare lavoro, ridurre le bollette energetiche e riqualificare abitazioni ed edifici: eppure il governo Monti non sembra aver intrapreso la strada maestra della riconversione energetica per uscire dalla crisi, a differenza degli altri paesi avanzati del mondo. Le detrazioni infatti non solo sono state ridotte del 19%, ma sono anche state ‘buttate’ in un calderone che mischia incentivi alla green economy con sgravi per sistemi antifurto e box auto.
La manovra del governo Monti non coglie l'opportunità che l'ecologia offre per uscire dalla crisi. Gli ecologisti si rammaricano del fatto che il governo abbia scelto di non innovare avviando programmi ambientali e politiche di riconversione industriale significative: ha depotenziato l'unica vera misura anticiclica degli ultimi anni: i bonus sulle eco-ristrutturazioni.
La manovra non solo non è equa ma rappresenta una scelta di retroguardia che va nella direzione opposta a quella scelta dagli altri paesi avanzati del mondo e dell'Europa.

3 commenti:

  1. sarà curioso vedere come riusciranno a realizzare l'impianto dei pietrini.

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  2. certo che questi blog sono proprio caduti in basso. su quello di magliano insieme poche notizie e tutte autoreferenziali. sabinamente ormai pubblica solo mercatini e concerti. magliano democratica è di parte ma almeno parla di qualcosa. foglia ha chiuso le porte. terra e aprile invece sono senza parole ormai. basta con le cazzate inziate a fare tutti le persone serie. ma i cittadini di magliano come fanno a sapere le cose? devono andà su facebook per saperle? è scandaloso e rimpiango incontri

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  3. Digliele tu le cose, che con la tua spiccata intelligenza li informerai e migliorerai!

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