lunedì 24 giugno 2013

STRAPPEREMO LE TESSERE

MAGLIANO SABINA. IL SINDACO: OK BIOGAS, LO DICE LEGAMBIENTE.

Sono sempre più spesso i sindaci di centro-destra ad appellarsi a Legambiente come alibi per non opporsi alle centrali a biomasse. "Se lo dice Legambiente che rappresenta la quintessenza dell'ambientalismo...". Il documento ufficiale sul biogas di Legambiente sta diventando il vangelo dei biogassisti. Solo che a furia di fare cose che di ambientalista non hanno nulla e di affaristico tanto il "sigillo"ambientalista di Legambiente è sempre più sputtanato. Intanto circoli e militanti no biomasse sono sempre più tentati di stracciare la tessera.

Vediamo il caso di un sindaco di centro-destra che nel 2009 ha sconfitto per la prima volta nella storia la sinistra nel suo comune e che era l'anima dei comitati antidiscariche. Ora per giustificare la non opposizione alla centrale a biogas si appella a Legambiente. 

Gli alibi dei sindaci (specie di destra): "se Legambiente dice che il biogas fa bene all'ambiente come posso essere contario?"



(23.06.13) MAGLIANO SABINA - Continua il dibattito sulla realizzazione da parte di un privato di un impianto a biogas in località Campitelli (i primi a prendere posizione - contraria - sono stati i rappresentanti dell’associazione Sabina Territorio e Ambiente). Gli allevatori si dicono favorevoli facendo finta di non capire che l'azoto nei digestati ci resta tutto e che i problemi di spandimento legati all'eccesso di animali allevati rispetto ai terreni disponibili restano. 
Il sindaco Alfredo Graziani che già aveva sostenuto che se l'impianto è "in regola" lui non può farci nulla anche  se non vede di buon occhio lo sfruttamento dei terreni agricoli per la produzione di energia elettrica.  Ribadisce, però,  che se da un punto di vista normativo l’operazione non contrasta con leggi e regolamenti l’autorizzazione a costruire che viene rilasciata dal preposto ufficio tecnico non può essere negata. La solita tiritera dell' "automaticità", del presunto valore di deroga assoluta agli strumenti urbanistici. In realtà la norma che favorisce il procedimento (nei tempi e nei modi) non abroga le leggi urbanistiche e sanitarie e lascia intatto il diritto dovere dei comuni di valutare la conformità con le scelte di governo del territorio e al sindaco di intervenire qualora la sicurezza o la salute dei cittadini fossero messe a repentaglio.
Ma ecco la perla del sindaco«Inoltre - spiega  Graziani - se l’impianto dovesse presentare anomalie che lo collocano fuori dalle regole, nessuno si sognerà di autorizzarlo». 
Ma in che mondo vive Graziani? Lo sa che i progetti spesso passano con macroscopici errori anche materiali, che gli enti che dovrebbero valutarli fanno finta di leggerli e se va bene si sforzano di fare qualche osservazione marginale. Lo sa che in questo far west delle autorizzazioni i suoi cittadini rischiano di essere seriamente danneggiati per la compiacenza con cui i progetti vengono valutati e che il suo dovere di tutelare gli interessi legittimi di chi rappresenta gli impongono di guardare dentro a fondo nel progetto anche se ha il placet di chi di dovere? Lo capisce Graziani che anche se ci si potesse fidare ciecamente di Arpa, Asl, soprintendenza, VVFF, ecc. ecc. il parere del comune va comunque reso in piena autonomia e responsabilità? 
Agli straordinari argomenti portati a sostegno del suo non opporsi alla centrale  1)il comune non ha alcun potere 2) se ci fossero anomalie non verrebbe autorizzato il sindaco ne aggiunge un altro basato su un assioma che non regge) ne aggiunge un terzo: se Legambiente che rappresenta per eccellenza l'ambientalismo (!?) dice che il biogas è amico dell'ambiente io che sono ambientalista mi adeguo. Eh già perché Graziani ha sconfitto la sinistra che governava da sempre Magliano grazie al suo impegno nei comitati contro le discariche e per l'ambiente. 

"In altre parole, io resto coerente col mio spirito di ambientalista e non mi rimangio le posizioni che mi portano a vedere di buon occhio tutto ciò che deriva da fonti rinnovabili. In sostanza è quello che sostiene Legambiente, l’associazione ambientalista per eccellenza in Italia». 


In effetti Legambiente (basta vedere sul sito) spiega di essere favorevole al biogas perché permetterebbe il rilancio in Italia di politiche organiche per lo sviluppo della produzione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili. Legambiente arriva a sostenere anche che è il biogas che rappresenta anche una grande opportunità per l’agricoltura e l’ambiente.

Ma non lo fa perché è a favore dell'ambiente. Quello che interessa a Legambiente è il profitto dei suoi sponsor, soci, partner. Attraverso società da essa fondate e gestite da suoi esponenti partecipa imprenditorialmente alla progettazione e realizzazione di centrali oltre che ad iniziative di comunicazione e propaganda a favore del biogas stesso in collaborazione con singole imprese, consorzi e associazioni biogassiste.
Legambiente è a favore del biogas perché è a favore della greed economy (economia dell'avidità) che evidentemente riempie le tasche di non pochi legambientini (non quelli delle ramazze e dei cappellini ovviamente).


http://sgonfiailbiogas.blogspot.it/2013/06/magliano-sabina-il-sindaco-ok-biogas-lo.html

5 commenti:

  1. ma certamente le uniche scienze che hanno l'autorità di sputare sentenze sono i vari galadini, ballanti e compani; gli unici veri censori sono loro e solo loro, gli altri o sono collusi, o sono avidi di denaro e farebbero anzi secondo loro fanno qualsiasi cosa per riempirsi le tasche, loro sono gli unici onesti, ma chissà e se fosse il contrario, chi è che vuole continuare a gettare rifiuti nelle discariche, chi è che facendo una battaglia contro le fonti alternative favorisce l'uso del petrolio e del carbone, loro. tanto basta per chiarire chi sono-

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    1. Cercate di sbollire la rabbia che avete in corpo, farete sicuramente più bella figura!

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  2. Finitela! o se preferite... finiamola con queste storie che ci dividono non su determinati concetti, ma ancora una volta su destra e sinistra, bianco e nero, progressisti e conservatori.
    Chi potrebbe dire che la puzza, i fumi, le polveri, insieme ad altri inquinanti vari non facciano male! Ricordate l'eternit? chi di noi non ha avuto un tetto, un serbatoio composto da questa sostanza altamente cancerogena? avete letto la sentenza di Torino su questo materiale che condanna quella azienda svizzera a vent'anni di reclusione per il suo ex AD? Allora perché dividersi e dividere la popolazione su quello che nel nostro cuore sappiamo faccia molto male alla salute? tutti voi hanno una casa, un terreno, degli animali, bambini; volete veramente ci sia il deserto sul vostro/nostro territorio? per una decina di posti di lavoro sareste disposti a sacrificare la salute? Suvvia, non voglio inveire contro nessuno, ma con un poco di ragione sono convinto si potrebbe raggiungere ad una soluzione.

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  3. Fracazzo de velletri30 giugno 2013 alle ore 21:09

    Sono rimasti in due....Stalio e Olio......e manili che fine ha fatto?

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  4. Non ti potevi chiamare altrimenti visto cosa sei ridotto a dire(questi sono gli argomenti da amministratori? Vergognatevi!)

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