Ne paese dei...........crucchi!
Negli ambienti dei veterinari che si occupano di fauna selvatica
certe morie sono apparse sempre più sospette e si è finito per collegarle alle
ipotesi di lavoro del prof. Böhnel . Così a maggio di ques'anno la più
importante rivista germanica di fauna, caccia e cinofilia ha dedicato allo
scottante problema un'inchiesta (link all'articolo
originale) con il titolo
shock: TOD AUS DER BIOGASANLAGE.
Basta conoscere quattro parole di tedesco per capire: La
morte dagli impianti a biogas. Non si nega la preoccupazione per un fenomeno
che potrebbe avere conseguenze devastanti per la fauna selvatica e si intervista
il prof. Böhnel che ritiene che il caso di botulismo cronico riscontrato in 600
vacche della regione Vogtland in Sassonia (che ha colpito gravemente anche
l'allevatore) . Helge Böhnel sostiene che non è un caso isolato e che ci sono
migliaia di animali ammalati. Per lui i digestati residui della produzione
di biogas ed utilizzate come fertilizzante (bio-fertilizzante!) sono una causa
altamente probabile dell'aumento di botulismo. Il professore di Göttingen
spiega anche il perché. Le condizioni di temperatura (40°C ) dei digestori sono
favorevoli alla moltiplicazione dei Clostridi. Nei digestori i Clostridi
arrivano per più vie. Se si trattasse di soli liquami i rischgi sarebbero
minori. Nei digestori arrivano scarti di macelli (anche in Italia!) persino ovaiole a
fine carriera (si vede che è la patria di Liebig!). Ma c'è dell'altro: il mix
di biomassa vegetale fresca e materiali organici contaminati da tossine. In
primavera quando si raccoglie la segale verde per farne matrice da digestione
le macchine operatrici uccidono i piccoli caprioli (che se ne stanno immobili
senza fuggire perché quello è il loro istinto di difesa dai predatori). Se sono
ammalati contaminano la massa raccolta e poi il digestore. A parte questa via
di contaminazione abbiamo già visto che vi sono forti indicazioni circa la
maggior pericolosità (per mancato abbattimento dei patogeni) della digestione
di un mix di biomasse vegetali e animali che di sole deiezioni animali.
Con i digestati (il miglior concime è ammendante che ci sia secondo gli
apologeti del biogas!) le spore tornano sul terreno. Sia che contaminino
foraggi raccolti e somministrati in mangiatoia o, direttamente, animali
domestici e selvatici al pascolo le spore arrivano nell'intestino, possono
germinare e possono produrre tossine. Concludo per ora ricordando che il
rischio sanitario del biogas non è legato solo ai clostridi o ad altri batteri
patogeni. La scorsa primavera autorevoli esperti hanno additato il biogas come
probabile causa dell'epidemia di Escherichia coli E157:H7 che causò decine di
morti. Poi poi la questione delle emissioni che affronteremo più in la.
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