domenica 21 luglio 2013

CONFERENZA NO BIOGAS




Partecipata conferenza No biogas a Magliano Sabina (Rieti)

Otricoli (Umbria) e Magliano Sabina (Lazio) unite contro la biogas al confine comunale e regionale


Sabato 20 sera nella piazza di Magliano Sabina si è svolta la conferenza No Biogas organizzata dal comitato di Magliano Sabina (Rieti) e Otricoli (Terni). Il comitato "transfrontaliero" unisce le forze di due comuni al cui confine dovrebbe sorgere una centrale a biogas da 0,6 MW. Il comune di Otricoli ha manifestato la sua contrarietà (l'impianto è più vicino ad Otricoli che a Magliano) ma non è stato stato coinvolto nel procedimento; quello di Magliano ha concesso l'autorizzazione e l'ha difesa a spada tratta in consiglio comunale attaccando opposizione e comitato. 
Dopo l'estendersi della mobilitazione, però, il sindaco Graziani appare ora più possibilista. E lo sarà ancor di più dopo che ieri sera gli avranno riferito del successo della serata No biogas nella piazza davanti alla casa comunale. Nel corso della serata il Prof. Michele Corti, presidente del coordinamento nazionale Terre Nostre dei comitati no biogas e docente di zootecnia all'Università di Milano e la Dott.sa Rita Emili, maglianese e oncologa presso l'Istituto di Oncologia della Svizzera Italiana hanno illustrato i rischi per l'ambiente e la salute degli impianti a biogas. 

 

E' stato fatto presente che la centrale che si vorrebbe realizzare a Magliano sorge sul confine con Otricoli dove scorre l'Aia d Otricoli, un torrentello che si getta dopo pochi centinaia di metri nel Tevere. Da qui i rischi di inquinamento del fiume. 

L'ingresso dell'area dove dovrebbe sorgere la centrale. 
La cortina arborea in fondo al capo corrisponde con la riva del Tevere



 Una casa dal limite dell'area dove dovrebbe sorgere la biogas


La centrale dovrebbe inoltre sorgere a ridotta distanza da abitazioni (anche meno di 200 m) e le correnti d'aria che spirano lungo la valle potrebbero facilmente depositare gli inquinanti sulle colline di Magliano dove vi sono diversi agriturismi, case vacanze, uliveti e vigneti. La dott.ssa Emili, figlia di agricoltori locali, ha ricordato a questo proposito come l'olio della Sabina incontri grande favore all'estero e si possa trovare anche a New York a prezzi elevati. In più a breve distanza dalla centrale, sul comune di Otricoli sorge un'area archeologica importate per i reperti di Otriculum, centro alleato di Roma sin da tempi etruschi e collocato in posizione strategica a controllo della valle del Tevere. 
Le relazioni sono state seguite con grande attenzione dai numerosi maglianesi presenti. Non è mancata una contestazione da parte dell' "imprenditore" proponente dal centrale (residente nella vicina Civita Castellana ma coinvolto in società di "rinnovabili" in diverse regioni). La contestazione, accolta con disappunto dal pubblico, ha forse contribuito a rafforzare la convinzione dei più circa il carattere puramente speculativo dell'opera non suscettibile di portare alcun vantaggio alle comunità locali ma foriera di rischi e impatti negativi certi.
La sensibilità dei maglianesi al tema del biogas (forse sottovalutata dal sindaco) si spiega con le infauste esperienze pregresse di smaltimento illecito di rifiuti pericolosi . Ed è singolare che l'attuale sindaco che considera (forse ancora per poco) il biogas un'energia pulita e rinnovabile abbia conquistato la carica anche in forza del ruolo svolto contro la realizzazione di una discarica nel territorio comunale.


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L'Aia di Otricoli

L'Aia è al momento un rigagnolo ma in grado di incanalare direttamente nel Tevere eventuali sversamenti. I liquami potrebbero raggiungere il corso d'acqua sia per ruscellamento dal soprastante terrapieno sia per infiltrazione attraverso lo 
strato di terra di riporto

26 commenti:

  1. Hanno perso la favela..

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  2. mi sta molto a cuore il mio paese23 luglio 2013 alle ore 00:51

    Mi chiedo...
    Ma com'è possibile accanirsi contro una soluzione di questo tipo? Una soluzione volta non ad inquinare, ma disinquinare un teritorio quale quello maglianese dove più di tremila capi di bestiame produno tonnellate di letame? Una soluzione quale quella della costruzione di un impianto di trasformazione di alcune tipologie di rifiuti organici in biogas di appena 0, 6 mw di potenza. Se anzjchè una centrale di queste esigue dimensioni, gli allevatori ne costruissero due o tre nel territorio adatte alle reali e loro esigenze, credereste sia una soluzione migliore? Perchè a quel punto, nessuno più potrebbe impedirne la realizzazione. Si tira in ballo il comune di Otricoli, ma questo comune ha mai interpellato il comune di Magliano per realizzare in prossimità del confine umbro/laziale la sua zona industriale e commerciale presso il "castellaccio"? E tutto questo vale anche per il comune di Gallese. Finiamola con questa insostenibile storia, una fabbrica di qualsiasi genere non inquinerebbe
    meno della centrale a biogas. Le ceramiche di Civita ad esempio inquinavano i polmoni anche dei suoi abitanti e molti di essi si sono ammalati di silicosi. Le ragioni, anzi, i pretesti sono altri, quelli di non più di tre personaggi che, solo per una rivalza o vendetta che dir si voglia, cercano di ostacolare alcune attività della giunta comunale poichè 4 anni fa furono cacciati dalla lista per le amministrative. Attenzione mag1lianesi, in questo modo quegli allevatori perderanno la pazienza e smetteranno di lavorare terreni e allevare animali cosicchè verrà cancellata anche l'ultima dell'economia di questo paese.


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  3. Ancora non ti vergogni23 luglio 2013 alle ore 13:53

    Patetico e inutile questo tuo intervento a favore del biogas, sicuramente sei un altro (o sempre lo stesso) che ha i suoi interessi! Ma la vuoi capire che se già esiste inquinamento non è proprio il caso di crearne altro! I piccoli impianti privati aziendali sono certamente la soluzione migliore: ogni allevatore ha il suo, sa cosa ci immette, ha interesse a controllarlo continuamente, si produce l'energia per la sua azienda. Se Magliano perderà ancora economia sarà sempre per colpa vostra, come avviene da 4 anni a questa parte Ti sei comunque identificato senza alcun dubbio caro amministratore visto che hai tirato ancora in ballo i soliti tre. Ancora i soliti tre, ma non vi rendete conto che state facendo una figura di merda dietro l’altra, anzi oltre la merda, tanto che la merda si offende se comparata a voi! Spiegateci qualcosa di Foglia visto che siete indagati pure li! Spiegateci quanti soldi spendete per gli avvocati per tamponare queste splendide operazioni, oltre quelli che mettete sull’albo online! Dite alla gente quanti debiti avete prodotti per la vostra incapacità, come quelli della municipalizzata il presidente della quale scuoteva la testa in piazza sabato sera! Fateci scuotere la testa pure a noi, ditecelo! Siete dei poveracci che non riescono neanche più ad arrampicarsi sugli specchi, forse perché avete paura degli specchi che riflettono le vostre facce come il culo che avete!

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  4. Ricordati che uno di voi tre è stato condannato a 5 mesi di carcere! Accusate gli altri ma le condanne le prendere voi.

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    1. Ancora non ti vergogni23 luglio 2013 alle ore 17:10

      Dal quotidiano RomaPost del 19 luglio u.s.
      Tra le righe: "...Inoltre, i due legali hanno querelato il sindaco di Magliano Sabina, Alfredo Graziani, il segretario comunale e l'ufficio postale. ...".

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  5. Occhio! Non prevalichiamo le competenze! Di "faccia di culo" ce n'è uno solo, gli altri sono solo dei perfetti imitatori! A proposito, perché nella vignetta del post precedente lo avete collocato tra gli animali con le corna?

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  6. Sempre dal RomaPost sotto il titolo "Truffa e feste, la bella vita del 'signore' di Foglia".
    Tra le altre notizie che vi invitiamo ad andare a leggere:
    "....e chiamata When Photography Meets Sculpture. Per l'organizzazione dell'evento Marconi ha avuto a disposizione un sovvenzionamento da parte del Comune di Magliano Sabina. Gli avvocati Randazzo e Gioia, come detto, hanno querelato il sindaco, il segretario comunale.......".

    Ma come! Dicono sempre che non hanno un soldo per fare niente!

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  7. E si, purtroppo ancora una volta devo constatare il tuo strabismo. Non ho mai detto che ad un inquinamento se ne deve sostituire un altro, così come dimentichi che campitelli è la zona industriale di Magliano e che se non la mini centrale biogas, potrebbdro insediarsi altro genere di fabbriche non meno salubri di questa. Ma con voi è come fare la corsa con le lepri. Lo ripeto, a voi tre interessa andare comunque contro, contro tutto e tutti e lo dovete alla eccessiva tolleranza dei maglianesi se ancora vi potete permettere tutto ciò; chiedilo al tuo amico civitonico perchè a Civita ha fatto e fa sempre pippa..... Altra cultura, compresa quella delle buone maniere... se non si è in grado di capire il limite oltre il quale no non si può, ma non si deve andare.

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  8. E già, qualche precisazione ad uso e consumo di un noto gruppetto di sciacalli, si rende necessaria.
    Nei giorni scorsi, sul sito di ROMAPOST, un quotidiano on-line di Roma è apparso un articolo nel quale si da notizia che il Sindaco è stato denunciato unitamente alla Segretaria Comunale e all'Ufficio Postale.
    Nell'articolo, che vi linkiamo appena sotto, sono riportate notizie prive di ogni fondamento.
    In particolare il Comune di Magliano Sabina non ha mai sovvenzionato ne patrocinato alcuna festa del Sig. Marconi.
    Per maggior precisione si informa che all'evento citato nell'articolo non ha partecipato alcun membro dell'Amministrazione Comunale.
    Questa mattina l'Amministrazione Comunale ha dato incarico ad un legale per sporgere formale querela nei confronti della testata e degli avvocati Randazzo e Gioia.


    ma guarda te questi giornalisti bugiardi. si inventano di tutto pur di far perdere la faccia al sindaco di magliano sabina. pensare che la sua bella reputazione da chirichetto possa essere distrutta da questi bugiardi proprio non mi va a genio. bene ha fatto l'amministrazione a mettere i due avvocati. voglio dire al sindaco che se gli serve una mano per pagare i legali oltre ai suoi soldi ci posso mettere anche i miei.

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    1. E dello sciacallaggio che state facendo voi in tutti i campi a Magliano, ne vogliamo parlare!?

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  9. http://bioenergyitalyblog.it/il-biogas/

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    1. Si, letto, ma nei commenti abbiamo chiesto di parlare anche dei lati negativi. Se non altro per par condicio!

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  10. Perchè a Civita se non ci si adegua minacciano? No, neanche ti avvisano.

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  11. sti assessori e assessorini stanno talmente con le chiappe strette che cominciano a dare i numeri. non si rendono conto che hanno perso il lume della ragione. il consiglio è quello di prendere le liste dei nomi che hanno firmato contro il biogas e leggere bene chi ha detto no. noterete che molti sono quelli che hanno votato per il sindaco ambientalista 4 anni fa. ecco perchè hanno perso il lume della ragione. la paura di aver perso la faccia davanti a tutti è grossa. al sindaco consiglio di tornare a fare il chirichetto per altri 20 anni per poi ripresentarsi nel 2034

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  12. In data 18.07.2013 è pervenuta nota della Soprintendenza, anticipata via fax, riguardante il progetto per la realizzazione dell'impianto. In attesa della documentazione completa degli allegati ivi richiamati, si comunica che l'ufficio di competenza sta esaminando la documentazione ai fini delle successive determinazioni. E la finiamo QUI

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  13. Un paese dove lo spirito di appartenenza possa generare orgoglio, dove sentirsi “concittadino” possa significare condividere le gioie ed anche le preoccupazioni, dove la solidarietà sia vera, tra istituzioni e cittadino, oltre che tra cittadino e cittadino.
    Un paese dove gli anziani possano sentirsi parte attiva della comunità. Un paese in cui i giovani non si sentano emarginati ma partecipi ed attivi nelle scelte. Un paese in cui i nostri figli possano vivere ed avere un futuro. Un paese dove sia piacevole lavorare, incontrarsi, parlare. A prescindere dall’appartenenza ideologica o ad un partito.
    Lo sappiamo: è un sogno. Per questo chiediamo il vostro sostegno.
    A volte i sogni, se lo vogliamo, possono diventare realtà.
    (Estratto dalla lettera ai Maglianesi del candidato Sindaco Alfredo Graziani. Elezioni Amministrative Giugno 2004) Oh!!! so quasi 10 anni che dice ste stronzate

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  14. sempre quello di prima24 luglio 2013 alle ore 11:20

    Si torni al motivo del contendere...
    Vivere in una metropoli non è meno salubre di una mini centralina a biogas, così come circolare con un vecchio diesel (auto o trattore), respirare residui emessi da una ceramica, bruciare legna in una stufa o camino. Fanno ridere certi professori e professoresse di questa o quella università poichè tutti sanno che respirare aria inquinata nuoce alla salute. Cosa propongono allora, tornare ad illuminarsi con una candela a cera o con l'acetilene? Scaldarsi con la legna e il carbone? Rimettere in sesto i vecchi mulini ad acqua? Ma per favore! Se la vita media dell'essere umano in italia ha raggiunto gli 80 anni, lo si deve anche e sopratutto al progresso, questo evoluto attraverso la tecnologia e questa la si produce anche utilizzando i nostri scarti. Ripeterò fino ad essere noioso, una centraledi tale esigua potenza non inquina meno di una ceramica o di un trattore; su questo pregherei di soffermarsi e discutere; ed anche, se mi si permette, sulle iniziative del sindaco di otricoli ricordandogli... ha mai chiesto il parere del comune di magliano quando si è trattato di lasciar costruire aziene industriali e commerciali a ridosso del confine (castellaccio e campitelli)? Si risponda a questi quesiti per favore, altrimenti trattasi solo di sclerare.

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    1. Anch'io sono quello di prima24 luglio 2013 alle ore 13:30

      Come avete risposto voi alle migliaia di quesiti che vi abbiamo posto attraverso i commenti di questo blog? Buffoni!

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  15. A gasper falla piantala !!!!

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  16. NUOVI IMPIANTI, VECCHI TRUCCHI
    Anche con il biogas, come con il furbesco trucchetto linguistico della “termovalorizzazione” e della “assimilazione alle rinnovabili”, si gioca con concetti e parole. A spese della collettività. Di per sé il sistema è intelligente e valido: si tratta di impianti che da materiale organico estraggono gas (tipo metano) che poi viene bruciato per generare a sua volta elettricità. E sono di due tipi: quelli “sani” usano letame e altre deiezioni animali (allevamenti), mais e altri vegetali prodotti con coltivazioni dedicate, magari su campi un tempo abbandonati riportati a vivere. Queste materie hanno una resa energetica molto alta. Puntano insomma a massimizzare il processo ed i costi di produzione in un ciclo di emissione chiuso o quasi chiuso, con colture che tra l'altro riassorbono l'anidride carbonica prodotta dalla combustione della centrale biogas cui sono dedicati. Al contrario, l'altro tipo di centrali biogas replica la logica degli inceneritori. Sono alimentate con la frazione organica dei rifiuti solidi urbani (scarti di cucina, potature), fanghi dei depuratori, carcasse di animali e altri scarti organici che hanno una bassa resa energetica (fanno poco gas), e perciò ci mettono anche carta, cartone, legname. Guarda caso, sono proprio queste le centrali che stanno spuntando come funghi un po' ovunque. Una cifra può chiarire: l'elettricità prodotta in questo modo rende 4 volte tanto rispetto ad una centrale a combustibile fossile. Per ogni megawattora prodotto, intascano la bellezza di 119,6 euro di sovrapprezzo, oltre i 77 euro a megawattora di prezzo ordinario fissato dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas. Un surplus, pagato dai cittadini, di quasi il 156%!

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  17. E COSì PAGHIAMO PIÙ VOLTE LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI
    E così ci ritroviamo, come sempre, a pagare lo smaltimento dei rifiuti più volte: con la bolletta dell'immondizia, con la bolletta elettrica sulla quale pesano per il 7% gli incentivi al biogas, con il contributo Conai su tutti i prodotti che acquistiamo, con gli incentivi regionali per la raccolta differenziata, con la bolletta idrica con cui paghiamo già il trattamento dei liquami. E il costo sanitario a forza di respirare certi fumi. Non potendo più fare gli stessi affari coi nostri rifiuti attraverso gli inceneritori e superate le centrali “fossili”, ecco il nuovo modo per seguitare a spremerci continuando a trasformare in oro la nostra immondizia, spuntando prezzi migliori. Ma appare un controsenso continuare a proporre ed autorizzare centrali che usano i rifiuti urbani, quando questi invece andrebbero ridotti il più possibile - come impone l'Unione Europea - e quando la soluzione è nel riusare e riciclare quelli prodotti. Cose che rischiano di essere sabotate. Ad esempio, alle porte di Roma, vi sono progetti di centrali biogas a rifiuti che dovrebbero trattare quantità di organico ben superiori a quelle che i comuni dell'area producono. Dove prenderanno tutto quell’umido? E se faccio un impianto che guadagna coi rifiuti urbani, è chiaro che più immondizia si produce e meglio è. La logica opposta rispetto a quella della normativa nazionale ed europea e al buon senso. E per giunta dirottando immondizia su impianti che producono CO2. L'umido e gli altri scarti organici possono essere invece trasformati in buon terriccio (compost), e la carta può tornare a vivere come imballaggio, libri, giornali, ecc.

    E PRODUCONO PURE RIFIUTI SPECIALI
    Con il nuovo “bioinganno” si aiutano a vicenda le fauci di due lobby: quella elettrica e quella dei rifiuti, che continua così a controllare questo settore strategico, imponendo regole, costi e tempi. Non a caso, risalendo nella catena azionaria delle società proponenti impianti biogas che utilizzano proprio rifiuti urbani, sempre guardando solo il caso, troviamo dappertutto personaggi e gruppi che comandano nella gestione dell'immondizia. Le loro centrali servono solo a limitare l’espansione di fonti rinnovabili vere, a mantenere altissimo il costo di una bolletta elettrica che dovrebbe progressivamente scendere e a mitigare, o addirittura sabotare, la raccolta differenziata porta a porta ed il riciclaggio sano dei materiali. Con l'ulteriore beffa che negli impianti biogas entrano rifiuti normali ottimi per essere riciclati senza inquinare e ne escono rifiuti speciali (scarti FOS, frazione organica stabilizzata) da smaltire in apposite discariche, con costi molto più alti per la comunità.

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  18. premesso che si stà sollevando una gazzarra per un impianto che nessuno realizzerà. a magliano. se un impianto a biogas lo si vorrà realizzare, ciò lo si farà solo se si uniranno gli agricoltori maglianesi, cosa che penso dovranno fra non molto tempo fare per risolvere il rilevante probleme dello smaltimento dei liquami di stalla.
    detto questo mi sembra ingenuo e disinformato affermare che detti impianti siano negativi per la società, tra l'altro gli stessi, raccomandati dalla comunità europea e dalla maggior parte degli scienziati, imposti dal trattato di Kyòto sull'abbattimento dell'immissione degli inquinanti nell'atmosfera, trattato sottoscritto italia, anche per la forte pressione mediatica degli ambientalisti, non sono in contrapposizione al risparmio energetico e al riutilizzo dei prodotti di scarto, essi stessi prevedendo il riutilizzo degli scarti; tali impianti unitamente all'eolico, al fovoltaico, al geotermico ed allo sfruttamento dell'idroelettricio sono le risorse per il futuro energetico del paese, la pensano contrariamente solo alcuni movimenti che in Italia hanno trovato un profeta in un soggetto che ha sempre dimenticato un fattore essenziale, spiegare scientificamente che è meglio continuare ad usare carbone e petrolio per produrre energia elettrica e continuare ad inquinare l'ambiente costruendo discariche per contenere l'umido prodotto dai cittadini e per smaltire i milioni di tonnellate di letame prodotto dagli allevamenti di bestiame o gettare i rifiuti in discariche abusive o nei fiumi o torrenti piuttosto che produrre energia elettrica mediante il riutilizzo degli scarti delle attività umane. Quando sarà in grado di dimostrare scientificamente che è meglio tutto questo che utilizzare i rifiuti anche come biomassa per produrre energia lo faremo santo e con a capo la pulzella di frangellini marceremo su bruxelles.

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  19. Chi è la pulzella di frangellini.9

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  20. a terra stai a fa un gran casino e Zingaretti finanzia con 75.000.000,00 di € il rinnovamento, la costruzione e il risparmio energetico derivato da fonti rinnovabili, quindi anche per la costruzione di impianti a biogas, a biomasse, fotovoltaici ed eolici sul presupposto che la regione lazio in confronto alle altre regioni del nord, compresa l'emilia, e del sud, è molto indietro, ma ciò smentisce categoricamente quello che andate dicendo, possibile che gli altri siano tutti o pazzi o venduti evoi soli sieti "i migliori", forse dovreste far pace con il vostro cervello.

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  21. si da il caso che chi ha votato graziani e il suo mirabolante programma elettorale in merito la pensi proprio al contrario delle menti illuminate di bar montecitorio.
    meditate o illuminati, meditate.

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