lunedì 22 marzo 2010

RIMANDATO LO STOP ALLE BORSE DI PLASTICA


Lo stop ai sacchetti di plastica slitta di un anno: per ora non ci sarà divieto di commercializzazione «di sacchi non biodegradabili per l'asporto delle merci».
Rimandata al primo gennaio del 2011 l'entrata in vigore del bando alla produzione e commercializzazione dei sacchetti per la spesa realizzati con materiali non biodegradabili previsto dalla finanziaria del 2007. Un emendamento inserito a luglio nel decreto anticrisi ha rimandato l'entrata in vigore della legge che avrebbe dovuto mettere al bando le vecchie ed inquinanti borsette di plastica a partire dal 2010.
Secondo le stime sarebbero ben 500 miliardi i sacchetti prodotti nel mondo in un anno mentre ce ne vorrebbero dai 10 ai 20 per smaltire una sola borsetta di plastica. In Italia, secondo i dati Legambiente, nel 2007 sarebbero state ben 300.000 le tonnellate di inquinanti sacchetti prodotti, una quantità che equivale a ben 200.000 tonnellate di Co2 immessa nell'aria.
Le più importanti catene di supermercati, a partire da Despar, Coop e Auchan, hanno già abbandonato l'impiego delle vecchie "shopper" a vantaggio di soluzioni più ecocompatibili realizzate in materiali compostabili. Altre aziende, invece, per non giungere impreparate hanno scelto di incentivare l'impiego di soluzioni alternative come sacchetti di carta e borse di stoffa. Ma se la grande distribuzione organizzata, così spesso nel mirino dei media, ha accolto il cambiamento a favore di un comportamento più sostenibile, sono i piccoli negozianti, spesso quelli al dettaglio, a vedere con meno favore la novità


Nessun commento:

Posta un commento