mercoledì 24 marzo 2010

SULL'AMBIENTE SI ASCOLTI NAPOLITANO


Il Capo dello Stato Giorgio Napolitano, in occasione della giornata mondiale dell'acqua, ha espresso il suo parere contro i gravi danni sempre più spesso provocati in Italia dalle frane e dal dissesto idrogeologico, annunciando che è necessaria una più severa azione di repressione dell'abusivismo e dei reati ambientali; inoltre occorre contrastare le ripetute violazioni delle norme in tutela del territorio che troppo spesso sono causa di danni irreparabili per l'ambiente e compromettono il delicato equilibrio dell'ecosistema, con effetti catastrofici, per le persone, per i loro beni, per l'intera nazione. Infine ritiene necessario un programma di bonifica e di messa in sicurezza dell'intero territorio nazionale nel quadro di una scrupolosa selezione delle priorità di spesa, di intervento pubblico e attraverso razionali piani di risanamento. Gli ambientalisti approvano le parole del capo dello Stato e chiedono al Governo di invertire immediatamente la rotta facendo "tesoro" del richiamo del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il quale dimostra ancora una volta la sua grande sensibilità per l'ambiente e per le azioni necessarie a tutelare un patrimonio che riguarda il futuro e la salute di tutti. Siamo in presenza di un governo che va in una direzione opposta e in materia ambientale sta depenalizzando tutto: anche il reato di scarichi ambientali. Nonostante, poi, il dissesto idrogeologico riguardi gran parte dell'Italia in parlamento il Pdl ha proposto un nuovo condono. I reati contro l'ambiente devono essere inseriti nel Codice Penale e il parlamento deve approvare il disegno di legge sugli ecoreati, presentato all'epoca del Governo prodi e che giace in Parlamento dalla scorsa legislatura. Governo prenda atto delle parole del Presidente della Repubblica e cancelli i provvedimenti che rischiano di sfasciare il paese. La tutela dell'ambiente, della salute, la lotta all'inquinamento e al dissesto idrogeologico sono la priorità per i cittadini.

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