domenica 4 aprile 2010

C O M P L I M E N T I

Tutte le uscite autostradali, appena attivate, si sono prontamente organizzate le loro zone industriali, artigianali e commerciali. L'ultima in ordine di tempo è quella del Soratte, dove si stanno susseguendo istallazioni di ogni genere, alcune avviate già prima, in previsione dell'apertura.
Magliano Sabina, prima uscita nord dell'A1, prima e unica agli inizi, in funzione dagli anni '60 (50 anni fà!!) non ha saputo (o voluto) sfruttare alcuna opportunità. Non solo, delle milioni di persone che transitano sotto di lei da nord a sud e viceversa, non è riuscita ad attirarne nessuna.
Una cosa però si e riusciti a farla: la zona inquinante e puzzolente, che solo noi abbiamo, da anni, e che tutti ci invidiano. Qui si producono virus, malattie, acque avvelenate, agricoltura batteriologicamente ricca, profumi nauseabondi. E' anche una grossa opportunità di lavoro per la popolazione locale che, da vent'anni a questa parte, ha potuto impiegare 0 (zero!) persone.
Eccovela qui! Gustatevela in questa immagine dal volo (Google) in tutta la sua bellezza; quì vi risparmierete naso, polmoni e salute, ma per il piacere dei vostri occhi ne potete ammirare lo stupendo impatto ambientale.



4 commenti:

  1. Dispiace essere proprio io a rispondere, dispiace perché non ultimo consiglere di questo comune in ordine di tempo.
    Fin dall'ottanta ci adoperammo a cercar di favorire degli insediamenti industriali nella zona appositamente individuata e cioè "Campitelli", la dove sorge la ex officina Pulifici e attualmente adibita a produrre manufatti in cemento; dove è anche insediata da sempre la "Pavimental".
    Quella è la zona industriale di Magliano Sabina, quelli sono i terreni non di proprietà comunale, quelli sono i costi al metro quadro di quei terreni, prezzo stabilito appunto dai proprietari e non dal comune.
    Ancora:
    La zona artigianale invece è situata oltre che lungo la Flaminia a monte dell'autostrada, anche in località, se non vado errato, "Frangellini", "Alboreto", "Pomponio".
    Per sviluppare queste zone occorrono dei soggetti che investano e se mancano tali soggetti perché trovano esose le richieste dei proprietari la responsabilità è solo in parte delle amministrazioni.
    Speriamo riesca a fare meglio quella eletta un anno fa.
    In quanto al resto, se c'è una sentenza del TAR che quei pollai debbano chiudere se non si adeguano alle norme igienico ambientali in vigore non fatta rispettare dall'amministrazione, lo si faccia al più presto tramite una ingiunzione e se non rispettata, si pongano i sigilli.

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  2. Ma che sei matto, se chiudono i tacchinari sai i danni di tipo personale che ci sarebbero, quanti tra ASL, geometri, allevatori non avrebbero più da verbalizzare, scrivere, relazionare documenti purché quell'allevamento rimanga.
    Ti rendi conto che insieme ai mucchi di brecciolino e catrame stradale a ridosso dell'autostrada in zona esondazioni, e le cataste di compost ( che si vuol far passare come non più inquinante)e quella dei capannoni dell'allevamento avicolo ancora in parte con eternit fortemente ammalorata sono delle chicche che fanno individuare le tipicità e le qualità di Magliano Sabina.
    Se non ci fossero queste attività, cosa scriverebbero i quotidiani su questo paese?
    Chi verrebbe più a trovarci, come farebbero i ristoranti a riempirsi di clienti?
    Ma a parte gli scherzi, nel programma elettorale la nuova Amministrazione non aveva espresso la volontà di chiudere quell'allevamento e di trasformare quella zona da commerciale-industriale in zona edificabile?

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  4. Voglio prendere questo argomento come momento di riflessione per cercare qualcosa che accomuni tutta la comunità.
    Mi spiego meglio, se gli allevatori potessero spargere liquami e letame senza fare alcuna domanda al Comune o alla ASL, bene è una cosa che li fa stare uniti, è nel loro interesse.
    Se chi dovrebbe pagare la Tarsu, l'acqua o l'affitto dei terreni comunali non paga, magari per qualche svista da parte delle amministrazioni compiacenti, bene si creano soggetti che difendono i loro interessi.
    Se ogni amministrazione, inserisce nuovi impiegati o dipendenti, si creano situazioni d'interesse personali.
    Se....se....se....., così all'infinito...
    Ma mi chiedo, cosa può unirci per l'interesse di tutti.
    Oggi guardando la TV mi sono reso conto purtroppo che certi eventi ti cambiano radicalmente, e in 27 secondi, la gente si vuole bene, non pensa più alle "cose" intese come materia, entra in una sorta di solidarietà collettiva dove non c'è più competitività o interesse singolo, tutti i nostri attaccamenti si riducono ad una coperta, ad una tenda, ad una tazza di tè caldo e a tanti ricordi.
    Sarebbe bello che il popolo di Magliano sia unito almeno per una cosa.
    Io non sono di questo paese, ma in due occasioni ho visto che per il Cimitero e per la Masan, esclusi gli interessati i cittadini sono stati uniti.

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