domenica 18 aprile 2010

ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI


Cosa sono gli ogm? Che forma hanno? Possiamo distinguerli dai prodotti biologici? E l’Italia li importa o li produce? Come possiamo sapere cosa mangiamo? Dalle direttive dell’Unione Europea alle linee degli ambientalisti europei in tema di biosicurezza e ogm. Un argomento scottante che ci vede da sempre in prima linea a combattere contro l’uso indiscriminato di organismi geneticamente modificati, nocivi per la salute e lesivi per la biodiversità presente in natura.


Gli OGM sono organismi artificiali, spesso brevettati e dunque di proprietà privata di una azienda, sono ottenuti inserendo nel patrimonio genetico dell'organismo "ospite" pezzi di DNA di organismi diversi che in natura non potrebbero in alcun modo scambiarsi il materiale ereditario.

Nel 1973 è stata effettuata la prima produzione in vitro della molecola chimerica di DNA. Si è iniziato a parlare di clonazione, ogm, biosicurezza, biologico e sicurezza alimentare. La politica ha dovuto fare i conti con il mondo scientifico e sia la Convenzione sulla Biodiversità che gli ambientalisti europei hanno preso una posizione chiara dettata dal principio di precauzione.

La biodiversità indica una misura della varietà di specie animali e vegetali nella biosfera; essa è il risultato di lunghi processi evolutivi. L'evoluzione è il meccanismo che da oltre tre miliardi di anni permette alla vita di adattarsi al variare delle condizioni sulla terra e che deve continuare a operare perchè questa possa ancora ospitare forme di vita in futuro. La diversità della vita sulla terra è costituita dall'insieme degli esseri viventi che popolano il Pianeta. Questa prende il nome di biodiversità.


Il termine "biosicurezza" si riferisce invece agli aspetti di sicurezza legati alle applicazioni delle biotecnologie e al rilascio ambientale di piante ed altri organismi transgenici suscettibili di incidere negativamente sull'ambiente o sulla salute dell'uomo, degli animale o delle piante. Il termine "biotecnologia" è genericamente usato per indicare un campo di studi molto vasto. In senso lato, esso comprende tutti i procedimenti che consentono di produrre, da certe materie prime, prodotti di natura diversa con l'aiuto di altri organismi.


L’alternativa agli ogm esiste: sono i prodotti ogm free e in primis quelli biologici. Ovvero tutti quei prodotti vegetali e animali che sono stati coltivati e allevati in modo salubre e naturale. Senza alcuna aggiunta di conservanti e antibiotici per aumentarne peso e volume, ma seguendo i ritmi naturali di crescita.


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