sabato 5 marzo 2011

CARNEVALE 2011



Senza parole







4 commenti:

  1. Dice che in Umbria stanno invocando l'antidoping? Una situazione del genere non gli era mai capitata. Prima un comune che fa un referendum senza dirgli niente poi gli amministratori che prima si sognano di fissare un appuntamento con la Marini poi lo dicono ai giornali. Peccato che, a dirla bene, era solo un sogno. Oppure, a dirla tutta, era solo una balla. In un caso o nell'altro ridono di noi. Grazie assessore megalattico. Questa ci mancava. Grazie, è bello avere la conferma che non cambia mai. Tanto che gliene importa, le conseguenze d'immagine le pagano le imprese e i sogetti produttivi. Ad essere presi per il culo sono quelli che frequentano l'Umbria. A lui che gliene frega. Ha la fontana in piazza. Grazie assessore. Spero che l'opposizioni tiri fuori le palle e presenti una mozione di sfifucia nei suoi confronti.

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  2. C'è il tentativo di far perdere di vista chi sia il vero responsabile; esso è IL SINDACO LA VOGLIAMO FAR CAPIRE? è lui il capo dell'amministrazione, è lui che fa i comunicati stampa che contano.
    Il patatrac che hanno fatto, quello di millantare l'incontro con la governatrice umbra, io l'ho letto da una dichiarazione del sindaco e poi certamente anche dal micro assessore; ne deriva che si, anche quest'ultimo sia responsabile, ma quantomai al pari del suo sindaco, ne di più ne di meno.
    E poi?
    Vogliamo porre da parte anche il resto della giunta? chi era presente a quella riunione ha le medesime responsabilità, così come coloro presenti al consiglio comunale.
    Una maggioranza da buttare.

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  3. il teatrino continua .....i commedianti sono sempre più depressi perchè il pubblico non partecipa più alle loro false, si è reso conto che schierarsi ancora con loro sono solo guai.Ora cercano di consolarsi fra di loro,parola d'ordine: tenere alto l'umore (in lontananza una voce si ode:-"Si capo, qui tutto ok!!!!"-)intanto parlano del capolavoro che tengono nascosto sotto un tendone,che bella soddisfazione .

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  4. ma che vergogna sti signori

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