martedì 24 agosto 2010

LEGAMBIENTE NEWS


Legambiente Bassa Sabina


Informazioni da fantomatici ambientalisti casarecci.

In aumento nel Lazio episodi di illegalita' ambientale e i reati legati alla criminalita' organizzata. Lo ha riferito Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio, nel corso di un'audizione presso la commissione parlamentare di inchiesta sugli illeciti legati al ciclo dei rifiuti, precisando che "nel Lazio crescono i numeri dell'illegalita' ambientale diffusa mentre si moltiplicano i reati legati alla criminalita' organizzata". Secondo Parlati, "l'approfondimento che la commissione dedica a questo territorio deve servire per spronare una ancora piu' forte reazione da parte della Regione Lazio e di tutte le Istituzioni".
Con 3.469 infrazioni, riferisce Legambiente, il Lazio quest'anno passa al secondo posto nella classifica delle illegalita' ambientali del Rapporto Ecomafie redatto da Legambiente su dati delle forze dell'ordine. Per il ciclo dei rifiuti sono nel complesso 288 le illegalita' registrate, 319 le persone denunciate, 23 quelle arrestate e 180 i sequestri.
Un dossier sulle inquietanti attività legate al traffico illegale di rifiuti nel nostro territorio, ed in particolare a Magliano Sabina, è stato inviato a suo tempo a Legambiente Lazio che lo ha inserito nell’annuale Rapporto Ecomafie.
Come ha precisato Parlati, "per la gestione dei rifiuti, come per altri illeciti ambientali, aumentano le segnalazioni di attivita' illegali agevolate attraverso azioni di corruzione e concussione legate anche a funzionari pubblici o di impianti legali che smaltiscono illegalmente rifiuti pericolosi come avvenuto ancora poco tempo fa nell'inceneritore di Colleferro, un fatto serio che va contrastato con la massima decisione".


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