martedì 29 giugno 2010

NUCLEARE


"Noi Verdi abbiamo presentato la prima proposta di legge regionale che bandisce il nucleare dalla nostra regione e l'abbiamo fatto perché la giunta Polverini non possa avere alcun alibi nell'accettare le opzioni nucleari proposte dal Governo, magari anche solo dando una sorta di silenzio assenso. – afferma il Capogruppo in Regione e Presidente nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli - Il non pronunciarsi su una questione fondamentale come il nucleare è una tattica ben precisa del centrodestra, come è successo in Piemonte dove Cota ha "semplicemente" ritirato, sperando passasse sotto silenzio, il ricorso alla Corte Costituzionale contro il nucleare promosso dalla precedente Giunta di centrosinistra. Noi Verdi vigileremo affinché qualsiasi atto della Giunta Polverini sul nucleare abbia, come deve essere, la massima pubblicità. Abbiamo richiesto il 12 maggio scorso una riunione del Consiglio Regionale sul nucleare, richiesta che non ha avuto seguito entro 15 giorni, come prescrive il regolamento, art 23 comma 4, violandolo così in maniera plateale. Questo è il segno evidente che per l'ennesima volta la Polverini ha truffato gli elettori affermando in campagna elettorale di essere contro il nucleare, ma favorendolo nei fatti".
"È inammissibile - continua Bonelli - che questioni importanti come la sicurezza dei cittadini sul fronte del nucleare passino sotto silenzio a qualsiasi livello, come per esempio, la possibilità che i due reattori nucleari Epr che Enel vuole realizzare a Montalto di Castro, se utilizzati in maniera da modulare la potenza in base alle esigenze di flessibilità del mercato elettrico, possano avere degli incidenti gravi fino all'esplosione, come affermano alcuni documenti interni di Areva ed Edf resi noti dagli ecologisti francesi di "Sortir de Nucleair".

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