MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO DI MAGLIANO SABINA
Tutto ciò che coinvolge i bambini è estremamente didattico ed entusiasmante. Si è visto oggi al Museo Civico Archeologico di Magliano Sabina durante la presentazione della mostra dei lavori degli alunni delle Scuole primarie che hanno partecipato ai Laboratori Didattici.
E' da sette anni che questo appuntamento si ripete grazie all'attività sinergica dell'Assessorato alla Cultura, del Museo Civico Archeologico e delle Scuole primarie di Magliano e di altri centri sabini.
I visitatori hanno potuto seguire un percorso attraverso l'esposizione dei lavori degli alunni: tabelloni esplicativi, piccoli manufatti in terracotta riproducenti antichi recipienti di vario uso, ricostruzione di capanne, antichi telai, ecc., fino a giungere alle sale degli audiovisivi dove , con proiezioni, vengono riassunte tutte le attività dei Laboratori.
In questi sette anni gli alunni che hanno partecipato alle attività didattiche provengono dalle Scuole di Magliano, Montopoli, Nazzano, Forano, Torri in Sabina, Otricoli, Calvi, Casperia, Cottanello, Roccantica, Ponzano Romano e Collevecchio, per un totale di 94 classi e 2.560 alunni. Hanno collaborato 62 insegnanti, effettuati 376 incontri ed effettuate 84 uscite sul territorio per visitare le presenze archeologiche.
La Direttrice del Museo D.ssa Paola Santoro consegna i diplomi ai partecipantiLa mostra si potrà visitare fino al 30 maggio 2010
Straordinarie iniziative che purtroppo si perdono poi nel tempo, si perdono in un percorso, quello didattico, non continuativo, nel senso di far conoscere a questi ragazzi che via via cresceranno, altre "storie" magari con medesimi percorsi contestuali ad altre epoche, compresa quella contemporanea.
RispondiEliminaQuesto museo andrebbe sicuramente potenziato e reso fruibile sempre, ripristinando sale di restauro e recupero di pezzi ancora chiusi in scatoloni.
Occorrerebbe maggiore attenzione da parte del comune, ma anche l'aiuto del ministero e sovraintendenza.
Comunque un plauso incondizionato da un signore che riesce ancora a sognare ed emozionarsi di fronte a determinati reperti, immedesimandosi in quei guerrieri che impugnarono ad esempio quella punta di lancia sabina.